LA INSTITVTIONE della Fanciulla noble,
di M. Giouanni Michele Bruto.
AL SIGNOR Siluesire Cataneo.
VOlesse Jddio, Signore, che poi che in molti modi sem per sino da miei prim' anni hà contra di me incrudelito la mia nimica fortuna: si al meno hora in ammenda di insinite sue in giurie & graui & acerbe, mifi mostrasse ella in tanto fauoreuole, che s'io pensassi à quello che prò & giouamento ui potessa in aleuna gauisa recare, ciò cosi à voi potesse parere segno di liberate & di cortese animo, come di grato & di raccordeuole, & altrui rendere testimonio non meno del ualor & della virtù vostra, che de vostri fauori & de beneficij, donde cio meritaste. Et nel vero, come per lo piu sempre, i gran beneficij
[...]olgono à chi si fanno speranza di esser conosciuti per piu che grati &
[Page]riconoscenti di loro, douendosi cio ascrinere à debito piu tosio & ad
[...]ffitio che à uera ui
[...]tù, cosi in quelli che gli fanno, se non e uera & soda u
[...] che ne saccia fede, che sa hora ella ampramente in voi, bene spesso sogliono essere non meno di ambitioso animo (che in Caesare, & in
[...]t'
[...]l
[...]i fù) che di liberale & di cortese, testimomo. Ma peiche
[...]tta
[...]olta cosi è gr
[...]e la virtù & le doti del no
[...] an m
[...], che non che la copia delle ric
[...]ezze uosire & delle facu
[...]à, le que
[...] non s
[...]no p
[...] di quello che à moderato Gentithuomo, & di temperato animo pue bastare, ma vincono di gren lunga la fortuno de gran Re & de gli Imperateri: assai bene farete no
[...] f
[...]de al m
[...]ndo, che tutto q
[...]e
[...] lo che da me si scriua che à commodo & à piacere ui possi (quando che sia) tornare. non meno ciò si debba da me alle virtū vostre che à benesicij, & non venghi in me al
[...] contro
[Page]piu dalla memoria di questi, che dal riconoscimento di quelle, trahendo elleno à forza à riuerirui & amarui qualuncnnque si sia che pure di loro in alcuna guisa ne habbia contezza. Jo di questi di, in molto otio, il quale molto senza fallo conuiene che habbiano tutti quelli, i quali non vsano in questa città per cagione di trafico, nella quale hoggidi (come negli ampi & vasti spatij dell' Oceano mettono con perpetuo corso da diuerse parti della terra tutti i fiumi) concorrono da tutte la parti del mondo infiniti, con grandissimi thesori: mi sono ingegnato, che quelle fatiche le qua li già lo per lo adietro, & molte, & graui hò fatte, in molti Latini & Greci scrittori: partorissero non pure à me solo, me a tutti quelli etiandio, à quali piacesse l' honesto & virtuoso viuere caro & dolce & soaue frutto. Percio che hauendo io già
[Page]quasi sotto communi luochi & certi capi, poste tutte quelle virtù, che percioche appartengono alla vita de gli huomini & à cosiumi, sono Morali de Latini chiamate: di quelle istesse, con finata, ma dolce (com'
[...]o mi creda) & graue mamera de lettere in tal guisa & contal' ordine hò diuisato: che ne pura dalla inuidia istessa, importuna detrattrice delle hon
[...]ste & lode
[...]o
[...]i fatiche, mi si potrà neg
[...]re, che ío à nostri huomini non habbia molto & di commodità & di gieuamento apportato, à quali piaccia pel d
[...]itto calle della virtuosa vita, tendere à laudeuole & honesto fine. Fra tutte queste che molte sono & varie f
[...]ù se: questa a voi si dedica: nella quale diuisandos
[...] de modi co quali si dee alleuare honesta & ben nata fanciulla, hò io creduto che essendo voi padre il quale per rara prudent
[...]a & virtù conoscete
[Page]piu che alcun aliro quanto sieno piu chare & piu pretiose gemme quelle che ornano gli animi, che tutte quelle donde se ne vanno le gran gentildonne per lo piu superbe & altere fra le molte, non vi si potesse da me fare di questo ne piu charo, ne piu ricco dono. La qual cosa tanto hò piu io fatto arditamente, quanto piu viuendo voi dalla vostra Marie
[...]ta per molto spatio discosto, hauete non sò come à temere che la tenera virtù di lei & debole, quantunque ella questa istessa da due cosi illustri famiglie quali la Catanea sono & la Spinola trahe grandissima, non hauendo messe piu alte le sue radici, nella indulgentia de l
[...]auola & ne vezzi & nelle lusenghe de suoi languisca. Hà ella della natura alti & generosi principij, & perche (come sperate) frà lealtre gran gentildonne della sua città quando chesia, habbia à diuenire &
[Page]honorata & illustre troppo bene anchora inquesta sua fanciullezza fà fede che sia la maggiore & la miglior parte in se stessa. Percioche come di rado auiene che generosa piāta & uscita da fertile terreno produca (tralignando dal suo natio ceppo) acerbi & insoaui frutti, cosi appena che io mi faccia à cre dere, che figliulo, il quale sia nato di grā padre & di illustre virtù non si mostri in molte parti sēpre simile à lui. La qual cosa sepure veggiamo alcuna volta altrimenti auenire in alcuni, tutta la colpa si dee dire che sia nella educatione, la quale essi nō hanno hanuta tale, quale alla generosita della loro natura si cōuenina. Che tutta vol ta nō pure negli huomini veggiamo auenire: ma bene spesso ne brutti animali, & talhora (per non mi partire da questo istesso essempio) nelle istesse piantes Percio che & in queste istesse, mancandole
[Page]diligente & assidua cura, veggiamo languire la natia loro virtù, & esse finalmente in saluatichire, & ne generosi caualli quell' ardore & quella viuacità estinguersi, che loro diede la natura parimente, nō essendo chi loro ammaestri & insigni à diuenire quelli che essere per se s
[...]essi nō possone, ageuolmente. Quāto piu dunque ci dà la fanciulla nostra che sperare dalla natia sua virtù, tanto piu come di cara cosa, & di raro valore, diuenuti ge
[...]osi, destiamo in noi cura di conseruargliebe. Ne siamo cosi trascurati, che non si dando noi'l altre nostre cose che ci debbone esser molto meno care se nonne ad huomini di rara fede & ben da noi conosciuti, i nostri pāti lasciano in pre da à chi o cō souerchia indulgētia i loro teneri animi corrompi: o con importuna seuerità (che no meno si dee schiuare) à vitioso timore & biafim
[...]uole
[Page]auezzi, ò forse ad od
[...]o & à disprezzo di quelle cose che piu essi debhono & velera & seguire fra l'alore. Graue & prudente & ripieno di alto consiglio dee essere colui qualunque egli si sia da chi i teneri fanciulli, hanna ad apprendere i modi & le maniere dell honesto viuere: ma sopra tutto si dè egli essere geloso che gli animi loro p
[...]ri & ripieni di candore & di diuina bellezza non si veggano da ma
[...]hie & da brutture di graui vitij & errori ectaminati. E
[...] se bella & accorta donna prendendo consiglio dallo sp
[...]chio non patisce che si veggano le sue bellezze pure in parte da piccio
[...]o neo offese, le quall sono à breue tempo riguardeuoli, & come caduco siore, languiscono & facil
[...]nte perdono tutta quella gratia che prima haue
[...]atio, & quell
[...] vennsi à, quanto maggiormente quell anime, nelle quali si vede espressa la imagine di Dio, non anchora dalle brutture de vitij contaminata:
[Page]debbono non pure da quelle macchie che sono grandi, & si veggono, ma da qualunque picciolo neo essere sicure tenute & diffese. Nelle vesti tessute di porpora & d'oro, & ricche di superbi fregi & ornamenti (cosi siamo noi diliciati) non vogliamo quā to per noi si possi il piu che si vegga macchia per molto che ella minuta sia, & fugga da gli occhi di coloro che fisamente & con curiosa diligentia ni mirano. Et siamo noi tutta via cosi traseurati, che (come à noi la cura de nostri parti non appart
[...]nga) cosi ò non mai, ò di rado di loro pensando per molto che essi vadino macchiari di sconci vitij & bruti, ò poca ò niuna stima perauentura facciamo. Il che poi
[...]he di tanto momento, ò & da noi tanto si dee temere: nell elegger noi quelli che habbiano adesser rettori & maestri de nostri piccioli figliuoli, tanto derremo noi essere piu diligēti & accurati, quanto piu
[Page]glialtri sono che altrimenti fanno: in vna cosa sola (senza piu) che sia posta la loro salu
[...]e isti mando: se loro diamo que modi & quelle ma
[...]iere che essi habbiano à seruare nel corso d
[...]lla loro vita tanto & arduo & difficile & malagenole. Et volesse I d
[...]io che come in cio e posta la salute, & la conseruatione delle Repub. & de grandi jmperij, cosi i pre
[...]cipi credess
[...]ro che eitò fusse, & vi impi
[...] gassero i loro pensieri piu di quello che non pare che essi facciano. Perche chi non sà, checome ne corpi solament
[...] che le membra hanno sane & robuste, si conserua facilmente la sanità: & ne Musici strumentisi sente alhora dolce & soaue armonia, che hāno le voci ci
[...]seuna per se siessa & giuste & concordi & equabili, & con piaceuole varietà fra se stesse temperate ad uno istesso suono: cosi nelle città solamentie nelle quali si veggono i cittadini moderati, & nella varietà
[Page]degli statine quali viuono con dolce & equabile temperaetura concordi & intēti ad pub
[...]co bene: si conserua la commune salu
[...]e, & si sente quella armon
[...]a, della quala ne piu dolce, ne piu temperata si puuò vdire? Non nas
[...]e mai à priuato hu
[...]mo sigliuolo che in vno ist
[...]sso tempo non habbio acquistato vn Cittandino quella patria, nella quale egli nacque. Et come non pur gli huomini, ma le bestie istesse & quelle pure che sono fra l'altre piu fere non si scordano de parti loro ma gli danno il latte & gli mstriscono: cosi prendendo aff
[...]tto dipardi & di genitori i Prencipi & i Rettori delle città debbono riconoscere come suoi parti que che ci nascono tuttodi, & curare che non meno ne dubiosi & contrari tempi della Repub. siano alla patria loro gioueuoli: che vtili & cari à loro naturali padri. La qualcosa con merauiglioso ordine se
[...]uando la città de Lacedemonij, & cōmettēdo
[Page]la cura de fanciulli, non ad huomini stranieri & non conosciuti, ma à sauij & honorati Cittadini & giā ne primi magistrati de la Repub. versati con somma laude per molti secoli, & la libertà loro gloriosamente diffesero & ottenero l'Imperio e'l principato lle Greci & il conseruorono. Ma per tornar homai alla sanciulla nostra, come che io non istimo che molti sieno que padri, à quali per molto sauij che essi sieno & intendenti, si debba commettere la cura de loro figliuoli, vincendo facilmente la reneeezza degli animi loro che è infinita, la virtù bene spesso & la prudentia: si le haueua nondimeno la sua fortuna cosi fida scoria & cosi sicuro in voi, suo padre apparechiata: che per peruenire à quel fine, al quatendono tutti quelli che sono ben nati, non si poteua da lei piu oltre desiderare. Percioche
[Page]voi per vertù & per prudentia singulare: & per grandezza di amore: le poteui dar quella institutione, la quale ne huomo stranieri, nel quale fusse diffetto di amore: ne degli suoi istessi alcuno, nel quale la molta tencrezza & la indulgentia superasse la prudentia & la virtù le poteua dare in alcun mode. Ma poiche la fortuna malegno dispensatrice delle sue gratie, à voi dando necessità di viuere da lei lontano, nel quale ella tanto doueua sperare: colei oltre à ciò le hà tolto, che le doueua sola & poteua appresso di voi esser gouerno & sostenimento, in vno istesso tempo che le fù sigliuola non le douendo ella piu oltre esser madre: sia tutto il vostro pensiero in trouar graue & prudente donna, & di santi & religiosi costumi: la quale fatta vicariaia, vei, ne per diffetto di amore, ne per mancamento di prudentia sia poco atta ad informar
[Page]il tenero animo di lei in quella guisa che si conuiene allo siato nel quale ella
[...]nacque. Veggo à quanto malageuole impresa vi obliga, l'affettione paterna, appena potendo voi sospicare come non pure nella vostra città (quantunque ella popolat: ssima sia) ma in moli altre insiemi, si possa trouar donna, nella quale con vero amore & Christiana charità vi siano quella cosi gran qualità congiunte, che noi le desideriamo, Ma farete voi in ciò quello istesso appunto, che se haueste affar scielta di raro & excellente pittore, che nella case vostre o le camere, o le sa le, hauesse à dipignere: al quale appreesentereste voi innāzi, i disegni di Raphaello, o di Michel Agnolo, o di Alberto Dnreto, o di Giulio Romano, che sono stati nella nostra età, & seranno sempre tenuti excellenti: non tanto perche speraste ch'egli vi hauesse à riuscir tale appunto: ma
[Page]perche, vendendo voi da cosi gran paragone, quanto egli piu o meno alla excellenza di cosi grand pittori si auicinasse: si faceste voi giudicio alho
[...]a, quanto egli potesse bene & acconciamente quella impresa recare à fine, alla quale egli si hauesse à porre. Molto mi pare hauer disiderato, in colei che hà à costumare la nostra fanciulla: perche doue ella & prudente & graue donna sia, & di santi & religiosi costumi: si hà ella tutto quello, perche compiuta & valorosa donna, può frà noi meritar laude. Ma perche tuttauia da piu rara & piu excellente Jdea facendo ritratto: lei meglio & quasi pe suoi proprij lineamenti possiate conoscere, partendomi dal generale & piu da vicino facendomi, per piu certe & piu particolari qualità, ne la descriuerò: nō da quello che sogliono esser le altre mediocri, & sono per lo piu: ma da quello che debbono essere, egolando mi,
[Page]SIa ella adunque, di cosi rara prudentia & accortezzache (quello che appena possono l'altre in molto spatio di tempo) conosca ella in breuissimo, da modi & dalle maniere della fanciulla auisata, quello che di lei si habbia à sperare, & quello che à temore: & à quello che si teme, ne principij con ispediti & presti rimedi occorrendo: curi che quello che si spera, con sauî & prudenee ammaestramē ti, quasi dandogli nutrimēto pertiēghi tosto à maturità. Anzi perche molto piu graue pericolo bene spesso soprastà da quello che si teme: che vtile & commodità da quella che si spera: innanzi ad ognialtra cosa, serà ella sollecita: che tutto quello che ella vt teme di male (che speriamo che o poco debba essere ruttauia o non nulla nella nostra fanciulla) le tolga dall' animo: in cio imitando il prouido agricoltore, quale non prima getta il buon seme, in quel terreno che egli hà buono,
[Page]& fertile giudicato, che nō ne lo habbia, purgato diligentemente, le ber be sterili & inutili, & i pruni & le vepri che quà & là visono sogranati, estirpando. Ne derrà per iutto ciò, cessare la sollecitudine in lei & il timore, & poi
[...]he toltole dall' animo quanto per
[...]lei si puote il piu, tutio quello che al profitto della virtù, le hauesse potuto nuocere, le hauerà mandato il seme di lei, & ne la hauerà veduta nascere finalmente, serà la seconda sua eura, che (come spesso nouelle & tenere piante, se non sono appoggiate à saldo & fermo sostegno percosse deali' empito de venti cadono à terra & languiscono, & muoiono finalmente) quando che sia, combattuta dall' empito delle passioni, & degli affetti, la virtù che germoglierà nel suo tenero animo, non habuendo fermo & saldo sostegno, doue appoggiarsi, perisca. La qual cosa poiche tutta
[...]ia non può auenire se nonne per lo spatio
[Page]di molto tempo, assai si può egli far fede à chi dubitasse di ciò, che non solamente nella fanciullezza quando si gettano negli animi nosiri i semi delle virtù, ma anchora piu inna
[...]zi molto & nella età piu prouetta, & quando già elle sono cresciute in noi, & froriscono, fare à noi misterio, di chi con la sua prudentia & con la sua virtù ci facc
[...]a spalle & ci regga: sino che, messe altissime in noi le sue radici (non alt
[...] meuti che si vegga salda & robusta quercia sprezzars immobile l'impetu
[...]so f
[...]ato di Austro & di Borea) piu oltre non si tema da noi: che per multo che fassino negli animi nostri, impetuosamen
[...]e, i venti delle humane passio
[...]i, elle siano suelte in aleun tempo da noi. Ma perche di sopra si disse, che questa cosi sauia & valorosa donna, haueua à conoscere quello che si ha
[...]esse à temere, & quello che sperare della fanciulla: ella
[Page]à cio fare, vserà sauio & maturo configlio: ne per cognos cere quello à che ella s
[...] à inchinata (come V
[...]ss
[...]
[...]per riconoscere frà le fane
[...]ulle di
[...]icomede Achille, frà le molte merci che
[...]li seco haueua recate scoperse l'armi & gli a
[...]nesi di caualliere, à quali hauendo egli ass
[...]sati gli occhi come à suo vero oggetto, pale
[...] se stesso finalmente)
[...]e appresenterà innanzi vitiosi oggetti, frà gli honesti &
[...]andeuoli: questi is
[...]essi biasimandole & detestandole molto: anzi le monstrerà, gli oggetti delles contrarie virtù, & questi istessi
[...]pieni di tanta bellozza, & di
[...]anto splendore, che tutto che ella per occulto &
[...]acito istinto di natura si conosca ell' opposito vitio tralignare, si senti nondimeno accender lanimo, di disiderio a
[...]deme di velere cequistariersi, & in ciò prima si consermi, che oggetti de vitij contrarij, le ingombrino la mente. Conosca
[Page]ella di quanto ornamento & di quanta gratia sia in Gentildonna la pudicitia & la castità, & se si vedrà che ella (come di cose cara & valorosa fanciulla & cosi bon nata si dè sperare) senta piacere de ciò, & disideri non pure di parere, ma di esser tale, si habbia da lei abhorrisca dal contrario vitio, doue se si vedesse, quello che ne in quest anni, ne in questa indole habbena si può sospicare che possa auenire) & ne sembianti & ne gesti diuersa inchinatione che bene à cosi sauia & intendente donna serà palese, si alhora ella si volgera alla parte piu sicura: & (souente facendone nascere accortamente occasione) le conterà quello che molte donne grande & famose, fecero, intorno à cosi bella virtù donde si acqui storone fama al mondo & grido immortale. Non tacerò io qui ciô
[Page]ch' lo hò veduto osteruare dalla maggior parte de padri: i quali molto plu molli & delicati nel sodisfare à loro piaceri: che saui & aueduti nel curare la salute de loro figliuoli: non cosi tosto, hanno le picciole fanciulle, iprimi elementi appresi: & già possono vna parola da vn alira diuisare: che le hanno posto innanzi versi amorosi, & lasciui da imprendere: le loro memorie, tenacissime sempre per lo piu à ritener quello che già habbiano vna voita apparato, in cotal guisa effercitando: che io intendo, che come vna peste, da colei si deba schisare, che fanciulla (quale la nostra è) di alta speranza & di generosa indole, habbia ad alleuare & à nutrire. Dà egli viè piu per tempo, che saui
[...] & accorto padre non dee volere: & la età & l'vso corooto del viuere de i molti, copiosa & abundan
[...] materia al vitio: senza
[Page]eheiegli tanto prima & con cosi frettolosi passi sia preuenuto ad noi. Molti chiari & illustri essempi, di virtuose donne, & famose, se le leggano piu tosto, dalla fauia maestra: ehe ellae con assidua & accuratae lettione, parte dalle sacrae lettere, parte dalle historie, de vecchi & moderni tempi, hauerà raccolti: donde non solo le porgera diletto: ma quasi con acuto stimolo & pugnente le mouerà l'animo à volere & à desiderare la virtù, & à sprezzare, & hauere in odio il vitio, Diuengono in questa guisa, gli animi grandi & heroici: ne pure di noi già fatti maturi, & di natura virile: ma delle tenere & delicate fanciulle etiando: ne mai se le rappresenteranno innanzi, quelle famose Claudie, Portie, Lucretie, & Gitanie, che non si desti ne loro animi, generosa emulatione, di diuenire quandochesia, simili à loro, in turto disprezzando quelle, che
[Page]per contraria via, habbiano corsi i giorni della loro vita. Ne pure si vieterano alla nostra fanciulla, quelle lettioni, che l'animo di lei per se stessomolle, facciano languido pus & effeminato: ma tutte quelle cose, etiando, che lei in alcuna guisa, possiono rendere di se stessa, & del suo valore indegna. Frà le quali, appena si può credere, quanto danno apporti, l'vso di quelle donne, & la domestichezza: nello quali, la nobilità, & gli ornamenti & le gemme & l'ore, o pure la sinta religione & la santità) che molto piu è pericoloso) coprono brutti & corrotti costumi. Alhora facilmente, troua il vitio da chi esser imitato: ch' egli è diffoso dalla authorità de grandi. Et non altrimenti che i morbi, allhora sono piu contagiosi, che in quelli à chi si sono
[...]appicati: si vede piu viuace colore & piu apparenza disanità: i vitij nascocti nelle grandezze & ne
[Page]gli honori, o pure coperti dalla hipocrisia & dalla santità simulata: molto piu grauamente offendono che quando la corrotia vita, o la humile fortuna degli huomini, loro fà paelesi. Non c
[...]edo che mi faccia mestiero raccordare (quello che hanno fatto alcunni) che si tengane le cosi fatte fanciulle, in tutto l'ontane dall' vso & dalla domestichezza de maschi, quana
[...] tunque essi siano di quella istessa età. nascendo con gli buomini, i semi della lussuria insieme in loro: & bene spesso, piu souente, che non vorremmo, & piu per tempo, producendo à maturità i frutti di lei: che gia insegnò Girclamo graue & di somma authorità, con lessempio di quella sfacciata & mal vagia donna: che si gloriò, quanto ella poteua riandar con la memoria ne tempi à dietro) non esser stata mai senza que sru
[...], che si
[Page]sentono ne maritali congiugnimenti. Da tanto pericolo, per se s
[...]ssa, senza piu, terrà la maestra, la fanciulla lontana: & in tutto le vieterà (che dati è poco s
[...]hifato) si come brutta & in tutto à lei sconuouole, la domestichezza delle fanti & delle seruenti, & di cotali donniciuole bergo
[...]e & tenzoni
[...]ri, che sisogliono riparare nella case delle gran gentildonn
[...]: & sono per lo piu cagioue di grauissimi errori, facendole vedere che niun alira cosa sia meno degna di sauia &
[...]ostumata fanciulla: che se ella fia vdità frà le fanti intorno al fuoco à badare à loro cicalaments & nouelle, & à raccor tarne. Non parisca ciò in aleun modo la sauia donna: & in vece di quelle fauole che per ingannar il tempo si contano nelle veglie dalle fillatrici: con piaceuoli narrationi & graui, hauendolasi sempred
[Page]canto, s
[...]ingegni de arricchirle & adornarle l'animo, non meno di belli & honesti pensieri, che di grati & di piacenoli motti: che ella farà ageuolmente: quando ne suoi ragionamenti con motti pronti & arguti, che ella à tempo vi traponera. & con vaghe & dolce maniere di dire dilettandole: quando con cō mode & opportune digress
[...]oni, & graui & sententiose, eccitandole l'animo al disiderio di quelle laudè, che tuttauia ella (diuenendone inuidiosa) ode che si danno à quelle che si sono bene & virtuosamente adoperate. Ne mi spiace, polche il continuo vso di quella dōna che le serà maestra, per la molta grauità, & per la santità di costumi partorità piu facilimente nel suo bell' animo, affetto di riuerētia, che occasione di piacere & di trastullo: il quale pur si dee piu alla fanciullezza che ad alcun altra
[Page]parte della nostra età: che frà molte, si faccia sciltea di gētile & ben nata fanciulla: che non solo per bellezza d'ingegno & di spirito, le sia occasione di emulatione alla virtu: ma le sia di dipporto & di ricreatione anchora dalle cose piu graui & piu seuere. Rendono satietà & aschifiltà quelle cose che anchora sono di loro natura piacenoli, & che come loro proprij oggetti delettano i sensi: & mouono con disusato piacere, questa più che alcū altra età. La qual cosa se è vera, come par che ella sia: qnāto piu si dè egli temere che nō auegna in quelle cose nelle quali (essendoui molta grauità) si vede poca piaceuotezza o non nulla! Anzi questaistessa donna graue & prudente, sera auisata: percioche ne teneri fanciulli non possono cosi esser deste le forze dell' intelletto, che gano sempre intenti alle considerationi piu graui: che
[Page]nelle maniere & ne modi suoi, temperi con la piaceuolezza, la granità: & se pure nel gastigare i leggieri errori della fanciulla, hauera à parth si dal mezzo (che
[...]u
[...]auia non vorremmo)
[...]iu toslo pleghi alla i
[...]dulgentia che alla s
[...]rità. J
[...]iterà ella in
[...]io il saulo medito & discreto, i
[...] quale à ques
[...]i ist
[...]ssi fan
[...] (
[...] risana
[...]li da graue infermità)
[...]stra c
[...]perto di guechero & di melle amarissimo
[...], e
[...]l
[...]arbaro & l'agari
[...]: assine, che da finta
[...]ezza ingannati, d
[...]uo
[...]oco à quell' amaro, che loro po
[...]i certò argomento di sanità & di vita, & gueris
[...]ano s
[...]almente dall' ha
[...]to male.
SE le mostrerà ella sempre conridente & lieta faccia & rigi
[...]ua di vna gratia amabile: & l'duiserà (errando el
[...]) in tal guisa: (che senza ripigliarnela
[...]i
[...]
[...]amente, ella conos
[...]erd nondimeno
[Page]esser rip
[...]esa, riserhando sempre le parole graui & minaccieu
[...]li, &
[...]l sapraciglio al dassezzo: che tuttauolta non si ved
[...]r
[...]i in lei se non di rado, & à breue tempo
[...] accioche quello chen noi vogliano, che le sia rimedio & a
[...]gomento di salute: preso in consuetudine & in vso, non si
[...] p
[...]co temuto estimato. Anzi, doue le parrà che la fanciulla, quasi dal subito horrore del tuono o del fulmine diuenuta aitonita, hauerà dall' ospetto turbato e tristo della sua facia, concetto souerchio terrore nell animo, in vn tratto sp
[...]egando il fronte. & mostrando lieta & serena facia: con dol
[...]i & saui a
[...]smaestramenti, & lontani in tutto da ogni seuerita, & dalla acerbità delle riprensioni: le rachet
[...]rà & tranquillerà lanimo, sgombrando da lei in vn tratto quel terrore che dianzi hauerà concetto: sopra tutto come brutto castigo & isconueuole à gentil animo
[Page]quello delle percosie & delle battiture ifihifando. Percioche noi, non solamente non vogliamo, che questa nostra non faccia per timore quello che ella dee, che se non è deg
[...] in questa età di biasimo, non è di gran laude: ma etiandio (solo che ella di cio capeuole sia, che appena da gran virtù si puo aspeitare & ben confirmata) non intendiano pure, che faccia quello istesso che ella conosca esser degno di laude, con isperanza di laude. Tanto si promettiamo noi del suo valore, che speriamo, che solo che ella vegga la bellezza della virtù & la maestà, l
[...]i sola, si come quella nella quale conosca essere tutta la sua felicità posta & il suo bene: vaga diuenutane & innamorata, sola per se stessa voglia senz' altro & sola disideri. Vege go essere openione d'alcuni che le picciole fanciulle si debbano ammaestrare da suo prim' anni nelle lettere:
[Page]che io tuttauia in niuua guisa posso farmi à eredere che bene sia. Raccontano i mali i quali sopraslanno alla vita degli huomini: la inchinatione & la proeliuita che si hà dalla natura al vitio sino dalla prima origine & dalle fascie: gli essempi de maluagi & scclerati huomini: la vita corrotta & i costumi di quelli che viu
[...]no con noi: i molii piacere le delitie le morbidez ze, gli inganni & le insidie del commune nimico: dalle quali non veggono
[...]ome si possino difendere gli animi incauti de gli huomini, non pure delle
[...]enere & dilicate fanciulle, senza l'armi delle lettere & della doitrina. Alle quali querele s'io in vna guisa sola volessi rispondere, che alla vita degli huomini molto piu souente il mal vso delle letiere hà danno & incommodità recato, che utile o commodità il diritto & laudeuole: sospicherebbono
[Page]perauentura alcuni ch' io volessi ciò fare, in biasimo & in dispezzo delle lettere, ch'io non inte
[...]do in alcum modo. Senza fine sono gli essempi, co qualimi serebbe facile mostrare cosi essere i opporrei Roma sede dell' Imperio del mondo & vittoriosa di tutte le stranieri nationi, secento ò piu anni hauer mancato de studi delle lettere: & come sospetti all' honesto viuere & virtuoso hauer cacciati della città con publico decretto i philosophi: questa i
[...]essa all' incontro, allhora che piu i studi della philosophia & della eloquentia, ne suoi fiorirono, perduta la libertà, finalmente, esser caduia in seruitù & hauer vbbidito all' imperio di vn solo. Et Athene che si crede che sola frà tutte l'altre città habbia ottenuia la gloria delle leitere, & insegnata la sapientia al mondo: all' hora esser
[Page]statae foggiogata, che l'Academia, il Portico, il Liceo, piu furono dalla frequentia di nobili & illustri philosophi celebrati: & in questa istessa città essersi interdetto l'vso della eloquentia, come peste & roina del publico bene, & come contaminatrice della leggi & della giustitia. Raccorderei Sparta, laquale per molti secoli & per molte età, in tutto sprezzando come piu conuenienti ad huomini otiosi & molli & dilicati, che ad huomini forti & bellicosi, i studi delle scientie & le letiere, fiorirono Prencipi della Crecia con immortal gloria. Et perche io prendo à costumare vna fanciulla Christiana lasciando gli altri essempi, opporrei l'authorità di Ch
[...]isto insallibile verità: il quale non pure non lodo, ma detesta in iutto la sapientia del mondo, come nimica alla santità del viuere & alla religione.
[Page]Ma hora non è mio proponimento ne fia giamai, che quei mali che vengono dalla malitia degli huomini, & dalla loro corotta natura, voglia attribuire à sacri studi delle lettere: à quali non harrei io data opera molt' anni, con ferma speranza di continoarui sino all' vltimo della mia età se ciò hauessi stimato: si intendo io bene di mostrare che in fanciulla honesta & ben nata, non si debba ciò tentare: essendo molto piu i mali che di lei si temono, che i beni, che si sperano se ellla sia nelle lettere ammestrata. Vogliono che sia casta & monda & Christiana, quella dottrina che si proponerà alla institutione di lei: alla quale nondimeno, ella non potrà peruenire, se non co donuti mezzi. Et quando pure vi serà peruenuta: niuno le vieterà, se ella potrà leggere per se ssessa & incēdere i Christiani poeti Prudētio, Prospero, Giuuenco,
[Page]Paolino, Nazianzeno, & molt' altri: perche meno legga, gli amori di Ouidio, di Caiullo, di Propertio, di Tibullo, & di Enea, & di Didone appresso à Virgilio: & frà Greci poeti gli amori degli Iddij istessi & gli adulterij & gli incesti loro appresso Homero. Questa istessa
[...] (poiche siamo cosi ambitiosi che vogliamo vedere le nostre figliuole disputar nelie schole de philosophanti) non serà meno bastante quantunque volte le aggradi, à difender le openioni di Epicuro: che quelle di Zenone, o di Chrisippo. Et perche à costoro pur piace, che ella imprendi la Philosophia & la sapientia da Platone: io non cōporterci in aleuna guisa ad vna nō mai da me conosciuta: non pure à quella che mi fusse figliuola: che ella leggesse nel cōuitto di Platone, gli atti lasciui & gli amori e'i vezzi di. Alcibiade. Le assegnano dotto & graue
[Page]maestro & di santi costumi: quasi che quando ciò sia, questo istesso cosi possia spoguarsi della natura dell' huomo, come bene & felicemēte insegnar i precepti della Saplentia: & doue siano preste le faci della
[...]ibidinc: che sempre sono nell' vso & nella domestichezze, di quelsesso, & di quella et à: non sia in luy materia atta, à dar luogo à cosi fatto incendio. Furono quà & là pieni i deserti dell' Egitto & della Thebaida, di santi Padri: i quali gastigā do tuttauia, con aspre penitentie & digiuni incō partabili, la loro carne, domauano perauentura, non vincevano in tutto mai la violentia della libidine & delle passioni. Et santo Girolamo nascosio sra le fiere, negli antri & nelle spelunche, & percotendosi, il petto tuttauia giorno & notte, diceua che gli pareua bene spesso, versar ne chori delle belle & dilicate
[Page]fanciulle di Roma. Propongono frà non molte Donne illustri & famo se in letiere, Cornelia madre de Gracchi: la quale non dimeno come insegnò à figliuoli ad esser seditiosi & violenti, non meno che eloquenti, & dotti: cosi ammaestrò la figliuola (come hanno sospicato graui & dotti Scrittori) à dal morte al marito, che fù la grandezza & la inaestà di quello Imperio, Alle donne di Lelio, non si dà maggior laude, che quella del parlar con pura & dolce & Romana fauella: che io non nego che si conceda à fanctulla nobile & ben nata: la quale tuttauia, senza molti maestri haere: essendo alleuata in grande & honorata casa: non potrà se non parlar bene in quella fauella, che le è natia. Ne Portia di Bruto si loda (come questi
[...]redone) piu perche ella dal padre hauesse appresa
[Page]la dottrina & i deereti de Stoici: che niuno degli antichi serittori è che afferma: che per hauer seruata inuiolabili fede al marito, & fortezza & grandezza d'animo degna di Catone che le fù padre. Mantinea, Assiothea, Lasthenia (lascio Leontio che diffese contra Theophrasto la voluttà) le quali mutato il femiuile, in habito di maschio entrauano nelle schole di Platone: & frà morbidi & dilicati giouani disputauano, del moto & de principij & delle cause: & Dama che insegnò al mondo, la doctrina di Pithagora sao padre & Aspasia & Diotima, & Thargelia, che illustrorono i fiudi della Philosophia non piu perauētura meritorono laude di dotte & eccellenti dōne appresso il mondo: che openione di peco honneste: nō essendo nuino (como io mi creda) che sta pure di buono intendimento: che non
[Page]ami piu tosto hauer le figliuole indotte & pudiche che sospette della loro honestà: & valenti ne sludi della Philosophia: & di g
[...]an nome fra disputanti. Et di Corinna tanto celebrata dalla antichità, & molte volte pronunciata vincitrice, cotra Pindaro prencipe de Poeti Lirici: sà Iddio se piu sincero giuditio fù: che quello di Phrine, la quale con perpetua nota & infamia, di cosi graue & santo giuditio: fù da gli Areopagiti dichiarata innocente: che si può dire di quella istessa Erinni i versi, della quale furono giudicati degni che si pareggiassero alla maestà & alla grandezza di quelli di Hornero. Da
[...]le quali (comunque si andassa la bisogna) non prenderà mai sauio padre essempio: ne si terrà sicuro, che le sue tenere figliuole, & di fragile natura, si mostrino audaci ne Theatri, & ne publici spettacoli, à contendere della gloria, &
[Page]
[...]
[Page]della preminentia delle lettere. Ma perche non paia che à me manchino essempi in contrario: poiche si hà à contendere pin con la authorità che con la regione: veggano quasti cosi pertinaci difensori (doue poco fà mestiero) delle lettere: che per vno essempio da essi recato: à me non sia facille, opporne molti in defensione della verità, che essi oppugnano. Sono ripiene le antiche historie parimente & le mod
[...]rne di generosi fatti, di rare & eccelenti donne: le quali ò illustre essempio di castità & di pudicitia, ò di generosità, & di grandezza d'animo (che si vide in molte donne & vergini Spartane, & in molte Romane si
[...]ilmente auenire) fece chiare al monào & illustri & famose, senzalo studio delle lettere. Potrei raccordare le Persiane, le Francesi, le Thedesche, le Melie, le Phocesi, le
[Page]Chie, le Argiue, & altre quasi infinite, i nomi delle quali, furono celebrati negli antichi tempi, & sono ne nostri tuttauia: & con maggior loro gloria, bene & virtuosamente adoperandosi, lasciorono materia à dotei huomini di scriuore: che non scrissere di molti huomini illustri, ò Erinna, ò Sappho, ò Corònna: essendo molto piu soda, & piu vera laude il fare le imprese grandi, che lo scriuere di loro bene & accociamente. Nelle lettere adunque à me non pare egli, in guisa alcuna, che si debba fanciulla ammaestrare: nella quale intendiamo, che sia maggior ornamento, che sia maggior ornamento l'honestà & il vero valore, che la lieue fame del molto sapere, & delle molte scientie, che ella si habbiae acquistare. Percioche essendo à noi preposti duo finine studi delle lettere, il delettare, & il giouare: ne questò si può sperare da
[Page]quella donna, che come oi è data per compagna dalla natura alle fatiche, cosi hà in tutto à essere attina & intenta al gouerno di noi & delle famiglia:
[...] quella maniera di studij▪ quali delettano se le può concedere, senza graue pericolo di offender la bellezza & il candor del suo animo. Poi che adunque non si commettono alle donne i gouerni degli sta
[...], & delle Repub, ne cosiloro si conuiene come gia à Dracone, à Licurgo, à Sclone & Numa Pompilio, scriuer quelle leggi, donde regolati gli huomini viuano bene & moderamente: ne come à professori delle scientie & delle facultà insegnar nelle schole la prudentia delle leggi, & la Philosophia: & ne studi che delettano, non è meno pericole, che elle imprendino ad esser accorte & lasciue innamorate: che à seriuer elegie,
[Page]dottamente, & Ode, & Epigrammi, & sonetri, & canzeni: sieno pur elle
[...] o
[...]trette alla cura, &
[...] gouerno della famiglia: & inuidiando à quelle, the per vera virtù furono illustri: di quelle, che con molto pregiuditio della loro honestà volsero parere al mondo Diotime, Aspasie, Sappho & Corinne, facciano poca stina ò nonnulla. Compensisi con il non molto prositto loro nelle lettere, il molto danno che le può auenire, & lesi mostri (se pure in cio fussero pertinaci) quanto meglio loro si conurgna, l'ago, e'l fuso e la conocegia, & l'arcolaio, concerta laude di honeste & gradu matrone che lo stite & la penna con dubbia fama, se in
[...]sse siano piu lettere che honestà & valore. Aniuno è dubbio, che non sia per diuenir perfetta & compiuta donna collei (che tu
[...]a fiata per osser mandote la maggior parte
[Page]giouanette & fanciulle a
[...] gouerno delle case, appena si dè eredere, che possa ad ateuna adduren
[...]re) la quale di pari & da precetti di moire sauij, & dall
[...]ngo vso, habbia appresi i modi del gouern
[...]r b
[...]e & prudentemente la sua fani
[...]glia: che in niuna parte assentires, che el
[...]a auan
[...]ando in se si essa, la conditione & lo stato di dona attiua, & (per nomin
[...]la con voce s
[...]anier
[...]) economica, suffe
[...]rdita per la scala della natural Philosophia cos
[...] ar
[...]ua, re
[...] tar di sai
[...]re alia contemplatione della cose: che piu dagli otiosi huomini, & per moli anni neile lettere ess
[...]rcitati, si può desiderare che sperare. Ma poiche con tanto pericolo si à ia speranza di questo isi fso: & in tutte ie altre facultà che per prattica, o per scientia si acquistano (dounend si sar scielta) si eleggono piu tosto quelli che sono dall'vso
[Page]informati & dalla isperantia, che i molto scientiati, & non molto prattichi, non altrimenti commetteremo noi la cura di noi
[...]tessi, à prudente matrona & ben intendente, & pel nolto vso delle cose fatta sauia & accorta, che hauendo noi à na
[...]igare, & la salute & le fecultà ad esperto & prouido nochiero commetteremmo, poca stima facendo noi di chi informato solo dall' astrolabio, & dalle carte di Tolomeo, ce prometesse (non essendo piu vscito fuori delle sue case) sicura nauigatione. Si derrà egli à noi parere assai, che la nostra sauia fanciulla, fatta cauta dagli auisa & da saui ammaestramenti della dotta maestra, faccia fede quā do si sia che da ei il tempo & la occasione ciò richiegga, che ella sia per bene & suauiamente la sua famiglia gouernare. Ne voglio io tuttauolta, che ella sia priua della commodita
[Page]del leggere, & dello intendere, essendo ciò caro & bell' ornamento in sauia & volorosa donna, non pur di commodo & di vtilità. Anzi
[...]egga ella molte cose dagli huommi dotti lasciate scritte ad informatione & vso di noi: pure che (come di
[...]nzi si disse) non le si pongano innanzi versi lasciui & amorosi (che fanno il p
[...]) ò fauole & nouelle, & ai molt altri, & del Boccaccio istesso: le quali se si leggono da noi & si osseruano, piu per la vaghezza dello stile & della dicitura, & per l
[...] b
[...]l numero, & per larmornia delle parole scielte & illustri & significanti, che per la mar
[...]ria, si leggono & si osseruano. Legga elia ad
[...]ique, poiche tutto hoggimai i
[...] questa nestra c
[...]à, è recat
[...] da dotti huomini nella lingua nosira, oltre à sacri libri, i quali copia grāde somministramo, che fāno ad culto & all' ornamento degli
[Page]animi: quello che scrisse Plutarcho delle donne illustri, degli antiqui tempi: & quello che molti secoli poi, il Boccaccio istesso: & degii altri alcuni anchora p
[...]u vicini à questa età: & vegga tutto quello,
[...]he ellà legge (se pure si può)
[...] vaghe & helle
[...]ituro diuisat
[...]: che app
[...]na si può dire quanto,
[...]esse
[...]e
[...] mouer gli animi de teneri & de
[...]cati fanciulli. Hauerà ella da cosi eara & bel
[...]a lettione, & da cosi fatto spettacolo, ne pure dalle parole che poco (se sono ignude di essempi) à que
[...]a
[...]etate insegnano, madà illustri fatti anchora, & da gloriose imprese di grā donne & famose per rare virtù, donne ella aceresca quelle belle doti, che le ha donate liberalissima la natura, di ornamento & di gratia, an
[...]i pure di generosiià & di grandezza d'animo degna di gran gentil donna & di matrona, Legga & tacita
[Page]seco ammiri le donne Troiane, le Sabine, le Phocesi
[...] le Argiue, le vergini Romane, le Thedesche. Raro essempio di pierà verso la patria ha
[...]erà ella in Megistona in Aretaphila, in Policrita, & in quellae tanto gloriosa Giudithe & H
[...]ster, di amo
[...]e verso i mariti & di inuiolabili fede, in Lucretia, in Portia, i
[...] quella ba
[...]bara Camma, della sua honestà, & della ingiuria del morto marito, in vno istesso tempo gloriosa vindicatrice. Di iutte le virtù (per lascia
[...] homai le stranicre) di pietà, di religione, di sanità, di fede in tāte & tante sacre vergini, i nomi delle quali sono illustri appresso di noi: in Cecilia, in Agatha, in Theodora, in Barbara, & in altre infinite: che con il sangue & cō la istessa vita, incredibili & inusitati tormēti sopportādo, resero certo testimonio al mondo, della lo
[...]o fede: & la nostra religione tale fecero,
[Page]quale hora essere la veggiamo. Fra le quali narrationi, vi si trametterā na à tempo le piaccuoli: nel'e quali tuita volia, vi sera cura di ricrcarle l'animo, & di darle allegiamento: non vi s
[...]rà occas
[...]m
[...] che desti in l
[...]i quei pensieri, che in al
[...]una guisa possino offender bellazza del suo animo. J
[...] non intēdo (non ne essendo mes
[...]iero) darle co mici precetti religione: percioche in mi tengo certo, che à cosi santo & valor
[...]so huomo, si commetterà in
[...]rno à ciò la cura di lei: che tutto quel lo che io ne dicessi, vi potrebbe parere non meno venir da mancamento di giuditio, che esser s
[...]u
[...]rchio. Con tutio
[...]ò non lascierò io di dire, che (chi si sia à chi voi questo
[...]arico diate) sia auisato che nell' animo del la fanciulla si formi vera religione, & pietà si schisi in tutto come pesse capi taie, la superstitione. Ne
[...]edo io, che hora, mi faccia
[Page]bisogno che più da cap
[...] facendomi, dimostri, come l'vna dall' altra differēte sia. Percioche la religione è virtù, & istà tutta nella medi
[...]crità, laquale come hà da vn cāto la impietà, che è l'vno de suoi estremi cosi hà dall' altro la si
[...] perstitione la quale è non meno spesso dell' impic
[...]à per
[...]ic
[...]osa. Et ci
[...] non pure al santo huomo serà palese, che costumerà nelle cose alla religione & al
[...]lto diuino appartenenti
[...]a fanciulla, ma à quella istessa donna sa
[...]ia & intendente, che hauerà nell' altre cose la cura di l
[...]. La quale sopra tutto
[...]ingegner à con ogni suo studio, di farnela humile, & di facile & mansueto animo, essendo la hunnlità n
[...] solo Christiana virtù & ciuile, ma di tutte le Christiane & ciuili virtù, basi & foundamento. Et percioche ella è partorita in nci, dal riconoscimentò di noi stessi (quanto to potrà capere nell' infermo
[Page]animo di lei) dalla sapientia di Dio, dalla bontà, dalla potentia: che ella conoscerà essere infinita, non solo dalla hauer egli con cosi mirabil ordine creato di nulla il mondo, & ripieno de tāta varieta di cose: ma dal conseruarnclo in questo istesso essere con eterna & diuina prouidentia: le mostrerà, che non pure quello che può esser in vna picciola sanciulla, ma tutto quello che ne i gran Re & negli Imperatori: & quanto conobbero & quā to intesero, tuiti quegli huomini che ne vecchi tempi vscirono del Liceo, del Portico & dell' Academia, congrido & fama illustre di sapientia: esser in comparatione di quello che puote, & che sà Iddio, ò poco ò non nulla: tutta quella che in noi possi in alcuna guisa hauer nome di bontà, comparata con quella di lui, maluagità istimando. A ciò fare, le recherà innanzi tutto
[Page]quello che ella da valenti & dotti & religiosi huomini, o pure da curiosa & diligēte le
[...]tione hauer à offeruato: mostrandole che nostro Signore venne non perche à lui fusse ministrato: ma per minisirar egli: & che à suoi disse, che contendeuano del p
[...] degno luoco, che chi era maggior fra gli altri, si istimasse inferiore. E
[...]che chi si humiliaua si essaltaua: che voleua dire, che quelli solomente si essa
[...]tauano che conos
[...]euano s
[...] s
[...]essi: la quale virtù essendo diuina, non solo f
[...] n
[...] nostri
[...]audcu
[...]lo sempre, ma fu in Socra
[...] i
[...]ies
[...]o argomento etiandio di rara sapientia
[...]giudi can
[...]osi meritamente colui saper mo
[...]o, che conoscesse non saper rulia. Acquis
[...]erà ella ageuolmente cosi bel
[...]a virtù, se se le insegner à, à mirar sempre non solo alle piu nobili di se, & alle peu potenti: ma anchora (percioche questo di molto
[Page]maggior momento è) alle piu virtuose, & alle pito sauie, & non alle meno, come fanco le sciocche & le poco intendenti. Sentirà ella in cio doppia vtilità Percïoche conscendo che molte hanno nel mondo, & donne & signo
[...]e di gran regni, & di gran principati, che per nobilità, & per ricechezze, & per potenza le sono saperiori: scemerà nel suo animo tutto quello che dianzi vi fusse di alterezza & di arrogantia che e cosi brutto vitio: & dal mirare alle piu virtuose (che ella conoscerà essere in suo potere) si forzerà di acquestarsi quello di che ella si conoscerà hauer mancamento. Anzi se le farà vedere, quanto sia brutta cofa è & sconcia, che apprendendo le donne da quelle che veggono tuttoeli nelle chiefe comparir piu riccamente ornate, & piu bene & piu liggiadramente che l'altre acconcie, noue guise di ornamenti
[Page]& di abbigliature, donde elle per piu vaghe & per piu belle, siano frà l'altre conosciute: che elle cosi poco inuidiose sieno, di quelle belle virtù & di
[...]uegli ornamenti, donde le sauie & valorose donne, sentono
[...]uttauia cōmēdare: non essendo elleno cosi sciocche nōdimeno, che nō conoschino quanto di openione appresso il mondo & di slima ciò possi loro arrecare. Par
[...] alla maggior parte, che mol
[...]o, porti di ornamento & di gratia a cara & gentil fanciulla, se ella fra le molte, diuenutae dotta maestra del cātare, ò del sonar à vari stromēti si renda famosa & illustre. Che io (cosi da forti & da gagliarde ragioni confermato) nō solo non posso cō mendare, ma giudico che come cosa di nō lieue pericolo, debba esser in lei schifata in tut
[...]o & fuggita. percioche, come che la musica, se è à laudeuole, & ad honesto fine vsata, non habbia in se vitio, & mereti
[Page]luogo fra l'altre arti che percioche oppartègono propitiamente ad huomini ben nati & ciuili, seno liberali chiamate: tuttallia sotto nome di virtù (come sono l'alire arti & facultà tutte, seroccamēte per virtù conosciute dalla maggior parte) porta ella dolce & soaue esca à graui & importanti mali. Quantū que ne pure questa istessa musica che si mostra degna per la sua beltà, che l'altre le siano cōpagne che sono liberali: piu si dè dire che sia nel cognoscere le proportioni & gli interualli. & gli altri concenti delle voci: che fanno per lo piu huomini volgari & in dotti: che (come veggiamo che Platone fà nel
[...]imeo intorno alla fabrica del mondo) nel conoscere le armonie & le proportioni delle cose, le quali appartē gono all' altre scientie & alle facultà. La qual cosa se è non si dira egli che piu sia musico o Adriano Vellarte, o Cipriano, o Giacches,
[Page]o Giusquino, il quale alcuni anni à dietro fù, o Comberto: che il Genoa e il Maggio & il Pereto, & le Spagnielo e il Zimara: de quali i primi sono anchor tuttauia, furono glialtri à memoria de nostri padri illustri philosophi & di gran nome. Et nondimeno come i primi sono eccellenti maestri di canto & furono: cosi i secondi perauentura, non appressero tanto da questi istessi volgari maestri, che hauessero potuto vna nota dall' altra diuisare. Si rimouera adunque la nostra fanciulla in tutto dall' vso della musica: & poiche ella apre l'adito à molti vitij, sotto honesto velo di virtù: tanto piu si derrà ella da noi schifare, quanto meno il pericolo d
[...] ciò appare & è maggiore: Sia concesso l'vso del canto, & di questa lusinggheuole armonia, à quelli che sianchi dalle cure noiose & graui, di ristoro, & di alleggiamento
[Page]hanno mesiiero: che ad Agamemnone appresso di Homero auenne, & à Saule ne sacri libri, il quale da fiera & trista passione erà à mansueta & tranquilla mente dalla Cethera di Dauid riuocato & dal canto. Ma doue ella dee à cosi honesto sine hauer luogo: si è ella in vso nelle delitie & ne conuitri & nelle cene solenni: nelle quali, come che la opulentia & la dilieatura delle viuande non rendino à bastanza glianimi languidi & dissoluti, sono chiamati d
[...]tti & eccellenti maestri di canto: i quali quando con maestra & dotta mano, le cethere & le viuole ricercando: quando con altri stromenti, & quando con dolci & soaui voci intonando artoficiosi & lasciui canti (non altrimenti che disposta & arida materia, alla quale sia vicino il suoco sottil aura che disubito si sia leuata, auampa & accende) con
[Page]noue maniere di incendij, ardono & infiammano gli animi di quelli che da lū ga & inuecchiata virtù non siano resi sieuri. Dalla falsa & lusingheuole armonia delle Sire, quell' Vlisse tāto da Greci & da Latini scritiori celebrato, che nutri nel suo grembo di celeste ambrosia la Sapientia figliuola di Gioue, appena pote rēdere se stesso sicuro: & noi di tenera & dilicata fanciulla, & alleuata nelle delitie & cresciuta, tanto prometteremo à not stessi, che nō dubi teremo, che non pure dallo vdire, ma dallo imprēdere cosi non lusingheuole arte, non languisca quando si sia, & non diuenga molle & lasciua & effeminata. Sauiamēte istimò Platone che graue momento recasse intorno à costumi degli huomini nelle città, qual maniera di musica fusse appresso cittadini in vso. Della qual cosa ne fece à pieno fede la citrà de Lacedemonij, la quale sprezzando
[Page]in tlitto l
[...]vso di quella musica, che indeboliua & saceua lāguidi gli animi, & quella ab
[...]racclando che qu
[...]si vir
[...]le & generoso suono intonando face
[...]a gli l
[...]uomi
[...], animosi & ardenti & desiderosi di gl
[...] & di immor
[...]tà si dis
[...]es
[...] per mo
[...]te
[...]tà & per molti secoli incorrota. N
[...] à Licurgo essendo egli sapientissimo, piacque che nele pugne (il qual vso è peruenuto sino à nostri tempi si sentisse il shono di tali stromenti, donde
[...]infiacchissero gli animit ma donde si eccitassero & accendessero alla diffesa della comm
[...]ne salute & della libertà, & moderassero i mouimenti inconditi del corpo, accioche con temperata misura & con certo ordine, andassero contra loro nimici: che tale maniera di musica, quale hora vsiamo noi à nostro diletto, s
[...]aue & delicata, in tutto hauerebbe partorito contrario effetto negli animi loro:
[Page]quantunque per altro & di gran cuere, & bene animati fussero siati per se s
[...] si. Ne pure in questa cut à, nella quale per molii seceli, non hebbero lucco quelle delitte, donde & molt' alire & quella che hebbe l'imperio del mo
[...]de roi
[...]rono
[...]ma in Athene, cosi studiosa inuentrice de pi
[...]ceri & delle delicie co
[...] delle la
[...]deuoli arti & delle s
[...]ien
[...], Al
[...]de (ha
[...]do
[...] nell ani
[...] do
[...]ca & meraniglioso concento & d
[...]uina armonia de sacri stu
[...] de
[...]la Philisophia) con generoso spirito sprezzò in tutto questa istessa cosi dilicata & lusi
[...]gh
[...]uol
[...] arte, che con tanto maggior nostro danno quanto meno è da nti conosci
[...]to, cosi si place. Ma perche non paia che noi quasi con diliborato animo, habbiamo preso à pugnar con la musica: cō cediamo che ella si stia appresso à caloro, che o vero non hanno doue meglio impiegar le sue hore,
[...]
[Page]pure non possono: & creclia no che sauiamente rimpto
[...]we
[...]st
[...] Philippo ad. Alessandro che tr
[...]ppo
[...]l
[...] si suffe amanzato ne
[...] della musia & trapp
[...]f
[...]sse
[...] eccellen
[...], & che debba pare
[...]e ali
[...]ui assci se non solo i gra
[...]
[...] gli
[...]a
[...]mini
[...]u
[...] & le c
[...]stumati gen
[...]
[...]m
[...]e,
[...]st
[...]no le loro
[...], à musta & à cator
[...] &
[...] piu loro cont
[...]entisi l'e d
[...]e, che l'esser vdu
[...] cantare bene & acconciamente. La qual cosa à questo istesso Philippo, con dalie & placeuole maniera, vn gran musico & famoso di que temoir
[...] faccio, dicendogli, m
[...]tre che sonando egli
[...]taula, era da lui metiament notato, che con lo strumento scorda
[...]o facesse sp
[...]acenole & insoaue armonia non voglia Jddie, o Re, che meglio di cio possi in alcun tempo for gludicio. Ma lasclando ho
[...]mai la musica à spensierati &
[Page]otiosi: imprendi la fanciulla nostra, non pure che modi tutti di cucire & di ricamare che stanno bene in gentil donna, mal'vso ancora del filare & del tessere: ne credi che ciò si disconuegna alla bonoreuolezza di quello stato doue ella è nata: poiche Augusto prencipe & monar cha del mondo velle che la figliuola & la nipote ciò sapessero. Anzi perche ella quando che sia diuenuta madonna, sappia riconoscere gli vssuij delle fanti sue & de famigliari: noti con curiosa diligentia come acconciamente elle o spazzino le sale & le camere, o apprestino i conuitti, o tenghino curate le dispense & i cellieri: ne sia cosi ambitiosa, che ella si sdegni allhora che si faccia il bucato o il panne ritrouaruisi, ma sia sempre à tutte le facende della casa presente. Percioche allhora si potrà sperare che ella gia fatta donna, sia quella che ella derrà
[Page]essere: se essendo fanelulla, quello che dè essere gentil fanciuila & di bè costumi mostrerà di conoscere & serà. Ma perche, in donna sopra tutto nobile & di grande stato, sono alcune virtù che se vi sono, paio no degne di poca laude, nō vi essendo, fanno bene spesso che esse incorrono in gran biasimo: nel viuere suo habbiasi cura che essendole concesso quello che faccia mestiero al nutrimento & al sostegro della sua vita: in tal guisa ella costumata & auczza, non solo no disideri ma disprezzi in tutto quello che esca della gola & irritamenta sia. Ne mi spiace in quesio vitio (quello ch' io dissi che in aleun al
[...]ri & sopratutto in quello che è contrario alla pudiciua non si deuesse osseruare) che dalla faccia di lui & dalla disparutezza impari ad hauerlo in adio & à sprezzare: & non è dubbio punto che come Pallade offesa dalla deformità
[Page]della sua faccia mentre che ella iuttauia sonando il zussolo se vedeua gonfiare in istrana guisa le guancie nello specchio sdegnata ne lo gitto à terrà, & ne lo spezzò che ella veduto, quanto sia sconcio & disdiceuole & quanta brute zzà porti alle sauie donne & costumate cosi brutto vitio, diuenuta di se stessa gelosa, non lo abhorrisca in iutto &
[...]'habbia in odio. Non si bugiarda, & ami piu tosto (se ciò pure le auiene) cōfessare il vero nel vitio, che fignere il falso nella virtù. Per
[...]ioche la confessione del vitio è occasione di penitētia & la simulatione della virtù di alterezza d'animo & di arrogantia. Et quello che è piu graue, come il morbo fatto palese si può sanare, la sanità fir
[...]ta non lascia occasione di curare il morbo che è occulto: cosi il vitio palese con opportuno rimedio curandosi, da luoco alla sanità: la virtu simulata, non vi si
[Page]apponendo il rimedio, vt
[...]isce il contrario vitio. Dalla stretta domestichezza & dalla pratti
[...]a delle molte cōpagne sia tenuta lontana. Percioche nel gregge numeroso vi esempre piu che temere che nel meno: & se questo istesso infetta graue & pestilente morbo, molto put vi
[...] pericolosa la contagione: & nella moltitudine, se vi sono vitij schiseuoli, & brutti & corrotti costumi: piu malageuolmente sono schifati che nel poco numero: prendendo sempre fomento il vitio dall' essempio de i molti & dall' vso, & noi vogliamo che la nostra viua con vna sola compagna & nō piu: & che ella cosi sugga la moltitudine, che non ne la abhorrisca tuttauia. Anzi serà ella ammaestrata à mosi
[...]arsi sempre à tutte le sue compagne affable & dolce, & ad honorarle & ad esserle liberale & cortese del piu degno luoco: ne solo quando le seranno
[Page]pari, ma (accioche elle conoscano la sua cortesia esser maggiore) doue anchora le seranno infericri: sopra tuti glialiri vitij odiando la superbia & giudicandola indegna di se stessa. Non sij ne garrula ne tenzeniera: & conoschi, che bene spesso suo l'essere il prolisso fauellare occasione di graui errori, non solamēte in quella età alla quale piu che ad alcū altra, si conuiene l'imparare: ma anchora (& questo istesso piu souente che alirui non farebbe mestiero) nella piu matura & piu graue, & della quale è proprio l'insegnare & l'ammaestrare. Attendi adunque, doue sauie dōne sieno & graui & intendenti, quello che ragionino: essa di rado sia attesa. Percioche come à quello che fauella soprastà sempre pericolo di errare, cosi à quello che ascolta è proposta certa speranza ci farsi piu sauio & migliore. La qual cosa perche
[Page]alla nostra auegna, noterà ella quello che si dira con laude da qualunque & con biasimo: che troppo bene imparerà à conoscere, dal volto, da cenni, & da sembianti degli ascolranti: i quali come con lieta faccia sogliono applaudere à quello che sia detto sauiamente, da quelli che fauellano: cosi sogliono assentire con trista & maninconica, & quasi con vno issinimēto, à quello che scioccamente dicano & con poco auertimento, o di quel luoco, o di quel tēpo, o di quelle persono, o di quelle cose istesse delle quali ragionano o pure di se stessi. Jn questa guisa farà ella scielta di quello che crederà che si debba dire, & di quello che si debba tacere, imponendo certa legge à se stessa, di far l'vno & di fuggir l'altro, & lo farà. Conoschi da ciò quanto parcamente ella habbia ad vsare l'vfficio della fauella & della lingua: che la natura sapientissima
[Page]artifice & ottima & diuina maestra hà voluto che ella si stia come in vno steccato richiusa fra gli ordini de denti, doue le orechee fece patentissime & sepre prōte allo ascoltare & allo intēdere. Molti vari essēpi & degni da esser mādau da lei alla memoria, hauera ella & da mole' altri degli antiqui & da Erasmo sopratutto in quel libro o'oro ch' egli lascio scriue do vitij & delle virtù della lingua: ibquale da nostri huomini tuttauia in questa nostra volgar fauella si legge (s'
[...]o non minganno) con non mezzano loro prositto, & perciò non ne ragiono piu à lūgo. Nel vestire, essendo questa vna di quelle cose che si chiamano indifferēti perche l'vso solo le fà parare ò buone o ree variamēte: nō habbia ella che inuidiare alle sue cōpagne, ne tuttauia auā zando di pompa di rieche vesti quelle istesse dia à loro occasione d'inuidia: à
[Page]se stessa di arrogantia & di ambitione: non essendo meno pericolosa cosa l'esser inuidiato: che brutta & isconueneuole l'hauere ad altri inuidia. Et percioche piu à dietro si disse, che ella doueua schifare la troppa domestichezza non tanto delle compagne, ma delle fanti & delle scruē ti, & di cotali bergole anchora: ella talmente farà questo istesso, che non si scorga ne modi & nelle maniere sue indicio di superbo animo & altiero: la fante, la cameriera, la lauandaia, cō donnesca maestà & condita di piaceuole & dolce humilità, richiedendo de loro vfficij. Conoscerà ella quanto si habbia à temere da cotali femine, & ree & maluagie per lo piu sempre, da loro costumi: essendo elle molto piu facili à dire quello che nō debbono, che ad vdire quello che debbono: & molto piu auisate nel notare gli altrui, che i propri diffetti. Con tutti
[Page]quants potrà il piu, serà amabile & verrà honorar i buoni & osseruare per meritare, il loro amore: & non sprezzare i cattiui per non si acquistare il loro odio. Vn vitio schiferà graue molto & sconcio: & piu di questa età che d'alcun altra: il quale percioche si copre quasi con il velo di vna vicina virtù & laudeuole molto, & di grande ornamento, difficilmente dalla maggior parte si auertisce & si schiua: & è posto tutto in vna vitiosa vergogna & brutta, la quale bene spesso passando in habito & in natura si ritiene anchora nella pirs matura età, non occasione di non lieue biasimo. Et nel vero come il troppo ardire, che si conuiene piu tosto à quelle che recitano ne theatri & ne publici spettacoli, che à gentili & costumate donne, si dè come capital vitio notare & hauere à schiuo: cosi all incontro la troppa timidità
[Page]& la vergogna doue ella non habbia luoto, è da bamba & da sciacca, & non da quella sania donna, & di quel valore, che vediamo che nella nostra è. Et perciò fug, gendo questi due estremi, se essa hauerà fallo commesso che sia proprio di quegli anni, si serà ella parimēte vergognosa, ma nel riconoscerio solamente & non piu: & non essendo in guisa alcuna pertinace ne ostinata in negarlo, farà fede che in ammenda di ciò non si possi da lei render piu graue castigo, che quella istessa vergogna che ella ne hauerà presa. Et all incontro do
[...]e le farà mestiero di dar contezza di se stessa & della sua virtù serà pronta ma non audace: & con vn subito rossore che ella tantost con virtuosa confidentia sgombrerà da le sue belle guancie, mostrerà che sia in lei animo riuerente, ma lontano da biasimeuole vergogna &
[Page]vitiosa. In cotal guisa ella confaccia lieta & temperata da dolce grauità & con gliocchi castigati dirà dise stessa quello che (come che ella conosca che la habbia ad esser recato à laude) diss mulerà nondimeno & fignerà di non riconoscere, facendo turtauia fede che ella ami piu tos
[...]o
[...]essere che il parer buona. Habbia ella i suoi di porti & i suoi piaceri, ne suoi giardini, & nelle sue ville: delle quali ne piu delitiosi, ne di maggiore o piu dolce amenità, hà la Icalia o altra parte dell. Europa che piu illustri sia o piu nominata fra noi. Ne tuttauia ella vi dimorerà cosi longamente che ella si scordi de medi & de coslumi cittadineschi: quantunsono cosi copiose di case & di ricchi palazzi le ville vostre: che niuna cosa vi si scorge perche elle non debba no città populatissime esser istimate. Jo mi sento cosi trapportar da quel diside
[Page]ch'iò hò di ornar & di far bella la fanciulla nostra, o pure di scoprir & di riuocar à maturità in lei, que bè frutti de quali ella hà concettò da voi genereso seme: che come quelli che caualcando tuttauia trapportati da profundi pensieri, passano spesso quel luoco istesso, al quale arriuar intendeuano: cosi io già mi auegno esser vscito o pure suiato fuori di que confini ch'io hauena prescritti à me stesso in questa maniera di seriuere. Jmperoche, facendo fine, pregarò I ddio, il qual solo può più ch'alcun consiglio & industria humana, che la nostra figliuola, senza bisogno delle nostre iustructioni, diuenga tale da se stessa quale la desiderate: & noi congietturā do la sufficienza di voi suo padre, speriamo, anzi ci assicuriamo, che qualche volia ella sarà tale.
L'INSTITVTION d'vne Fille noble, par
M. Iehan Michel Bruto.
AV SIGNEVR Siluestre Cataneo.
PLeusr à Dieu, puis que par pleusieurs moyēs depuis ma ieunesse, la fortune tousiours s'est trouuee enuers moi cruelle & ennemie, que maintenant à tout le moins, en recompense de ses iniures infinies & cruelles se mōstrast enuers moy si fauorable, que si ie ne pensasse à ce qui vous peust porter vtilité & prouffit, cela vous peust sembler signe d'esprit, non seulement recognoissant, mais courtois & liberall: & rendre (ou scroit besoing) aus autres tesmoignage, non moindre de vostre valeur & vertu, que des faueurs & benefices. Et en verité, comme le plus souuent les grans benefices, ostent espoir à ceus à qui ils se font, qu'ils seront estimez plus
[Page]que recognoissans des benefices receus, car cela se doibt plustost attribuer à deuoir, que vray vertu, ainsi, s'l n'y a en ceux qui les font vraye & solide ver
[...]u, qui en rend tesmoignage (ce qu'elle faict amplemēt en vous) bien souuent soulent estre plustost signe d'vne cueur ambitieux, cō me cut lules Cesar & plusieurs autres, que de liberal & courtois. Toutessois, puis que les graces & vertus de vostre esprit sont si grandes, que non seulement surmontent laboudance de vos richesses & facultez (combien toutesfois qu'elles ne soyent plus grādes que celles qui peuuent suffire à vn Gentilhomme moderé & d'esprit noble) mais encore de beaucop celles de grāds Rois & Empereurs, dōnerez assez à congnoistre au mōde, que tout ce que par moy est e
[...]crit, qui vous puisse tournir à cōmodité & plai sir, ne se doibt moins attribuer à vos vertus, que aux
[Page]bien faicts: & ne procede en
[...]oi plus de souuenāce de ceus cy, que de la remē brance d'icelles: lesquelles induysēt à vous porter hō neur & a mer, quiconque soit, qui seulemēt d'icelles, en aucune sorte ait accointāce. Ces iours passez auec bon loisir (qui sans faute necessairement doibt estre à tous ceus, qui ne hantēt ceste ville à l'occasion de trafiquer, en laquelle pour le iourd'huy, ainsi qu'en la spacieuse & large mer Oceane, se deschargent toutes les riuieres d'vn cours perpetuel de plusieurs endroits de la terre, s'assemblent de toutes les parties du mōde, gens infinis auec tresgrans auoirs) i'ay faict diligēce qu'iceux miens labeurs que par cy deuant ay employé graues & difficiles en pleusieurs auteurs Grecs & Latins, rendissent non seulemēt à moy dous & amiable fruict, mais à tous ceux qui vou droient viure honestement & vertueusement: car ay ant desia
[Page]disposé, comme en certaines sentences & lieus cōmuns toutes les vertus, qui (pource qu'elles appartiennent à la vie & meurs des hommes) sont en Latin appellees Moralles, ay d'icelles, par feincte, mais agreable (comme ie pense) & graue maniere d'Epistres traicté en telle sorte & facon, que voire, ne la mesme enuie mesdisante labeurs honestes & louables, ne me pourra nier qu'à nostre nation n'aye rapporté grande commodité & proussit: principalemēt à ceux qui vandront par le droit chemin de vie vertueuse tendre à louable & honeste fin. Entre toutes cet Epistres qui sont en grad nombre, & diuerses entr'elles, ceste cy vous est dediee, en laquelle traictāt par quel moyen se doit vne fille honeste esleuer & instituer, de sorte qu'on puisse esperer qu'elle sera de grand renom, ie me suis persuadé (que vous estant pere, qui par excellente
[Page]prudēce & vertu entendez mieux qu'vn autre, de cō bien plus aggreables & de plus grand valeur soyent les vertus, qui ornent l'esprit, que toutes celles bagues qui ornent le corps, lesquelles rendent souuent les Dames plus superbes & haultaines) ne se pourroit, par moy, vous presēter don plus riche & aggreable: laquelle chose i'ay tant faict plus hardiment, que vous, vous tenant bien loing de vostre fillette, craignez, ne scay cōment que sa tendre & foible vertu (cōbien que de deux tant illustres maisons, cōme sont Catanea & Spinula, en ait grande succession) n'ayant encore si profondement mis ses racines, perdist sa force aus mignottises de sa Mere grād, & aus car esses des siens. Elle a de nature excellēs & nobles cōmencemēs, & desia en son enfance cō mence apparoir qu'en elle est la plus grand part, parquoy elle (cōmme auez esproir) doiue estre quelque
[Page]iour illustre, & honnoree entre les autres Dames de sa Cité. Car cōme peu souuent aduient, qu'vne bonne plante, sortie d'vn fertil terroir, (forlignant de son naturel tige) produyse aigres fruicts & amers: ainsi à grand peine me donnerois à entēdre, qu'vn enfant nay de bon pere & illustre par sa vertu, ne se monstre en plusieurs endroicts, semblable à luy. Laquelle chose, combien que par fois voyons en aucuns aduenir autrement, il faut dire, que toute la faute procede de l'institution, qui n'a esté telle comme appertenoit à la gene rosité de leur nature. Ce que toutesfois, ne voyons seulement aduenir aux hō mes, mais aus choses irraisonnables, voire (pour ne m'eslonger de mon exemple) aus plantes mesmes. Car deffailant enuers le soing & diligence continuelle voyrrons que leurs vertns naturelles perdront leur force, & finablement deuiendroot sauuages. Parcillement les
[Page]bons cheuaus perdront beaucop de celle generositè & viuacité qu'ils ont eu de nature, si on ne leur monstre & enseigne à estre tels que d'eus mesmes ne peuuent aisement deuenir. D'autant doncques que la naifue vertu de nostre fillette nous donne plus grand espoir, d'autant plus deuons estre soigneus, comme de chose precieuse & de grand valeur, excitans en nous mesmes grand pensement & solicitude pour la conseruer: ne soyons tant nonchallans, que ne confient noz autres choses (qui doiuent estre beaucop moins estimees) sinon à gens de foy singuliere & tresbien à nous cogneus, exposons noz enfans à l'aduenture à ceus, qui, ou par traictement trop delicat corrompent leur tendre esprit, ou par importune rudesse les accoustument à timidité malseante, ou par aduenture à mespris &
[Page]haine des choses qu'ils doiuent entre autres plus ensuynre & aimer. Graue, prudent & plein de bon conseil, doibt estre celuy (qui qu'il soit) de qui les petis enfans doiuent apprendre les manieres & moyens d'honnestement viure, mais sur tout, doit estre soingneus que leurs esprits purs & nets, remplis de bonté & beauté diuine, ne se voyent maculez de taches, & souillez de grandes fautes. Et si vne belle dame & propre, se gouuernant selon le miroir, n'endure que sa beauté soit en aucun endroit, maculee d'vne petite tache, laquelle toutesfois ne dure que brief temps, & comme fleur caduque flaitrir, & facilement pert toute celle grace & bienseance qu'elle auoit du commencement, combien d'aduantage doiuent ces ames, esquelles on voit exprimee I image de Dieu non encore maculee de la souilleure de
[Page]pechez, estre tenues franches & gardees, non seulement de macules grandes & apparentes, mais de quelque petite tache que ce soit? En robes tissues de pourpre & d'or, & riches de precieuses franges & ornemens (tant sommes nous delicat) ne voulons (tāt qu'il est en nous) qu'on y voye vne tache, pour menue qu'elle soit, & ne se monstre qu'a ceus, qui de bien pres & curieusement la regardent. Et neantmoins, nous sommes (comme si le soing de noz enfans ne nous touchast en rien) tant negligens, que s'ils sont entachez de vices enormes & vilains, nous en faisons ou peu, au parauenture nulle estime. Laqnelle chose, puis qu'elle est de si grande importance, & que deuons porter tel soing d'eslire Recteurs & maistres de noz petis enfans d'autant deuons nous estre en ce plus diligens & curieus, comme il y en a
[Page]plus d'autres qui font autrement en vne seule chose, estimans consister leur salut, que nous leur donnions tels moyens & manieres, qu'ils doiuent ensuyure tout le cours de leur vie tant malaisé & difficile. Pleust à Dien, que comme en cela gist le salut & cōseruation des Republiques & grand Empires les princes creufsent qu'ainsi fust, & y employassent leur pensement, plus qu'ils ne semblent faire. Car qui ne scait, que comme en vn corps qui a les membres sains & robustes se conserue facilement la santé, & en instrumens de Musique se sent dous accord quand les vois sont chascune à part soy eguales, & d'vne plaisante varieté entre elles accordantes à vn mesme son, ainsi seulement en telles Citez, esquelles se voyent les Citoyens modestes, & en la diuersité des estats qu'ils exercent aucc douce & bienseante
[Page]equalité d'vne volunté ententifs au bien public, se cōserue le commun salut: & se sent tel accort, que ne se peut ouyr plus dous ne plus propre. Iamais ne naist vn fils à homme priué, qu'au mesme temps ce pays, auquel il est nay, n
[...]ayt acquis vn Citoyen. Et comme, non seulement les hommes, mais les propres bestes, & celles mesmes, qui entre les autres sont plas cruelles, n'oublient leurs petis, mais les allaictent & nourrissent: ainsi les Princes & gouuerneurs de villes, recognoissans comme leurs enfans, ceus qui naissent tous les iours, & prenant affection paternelle enue
[...]s eus, doiuent auoir soing, qu'ils ne soyent en temps dangereus & contraire, moins duisables à la Republique, qu'vti les & bien aymez de leurs peres naturels. Laquelle chose, par merueilleuse ordonnance gardant la cité des Lacedemoniens, &
[Page]commettant la cure des enfans, non à gens estranges & incogneus, mais sages & bien entendus Cytoyens (qui iadis à leur grand honneur, auoyent administre les plus amples & honnorables offices de Republique) par long temps ont glorieuusement defendu leur liberté & retenu & conserué l'Empire & Seigneurie des Grecs? Mais pour reuenir à nostre fille, comme ie n'estime qu'on trouue beaucop de peres ausquels (pour sages & entendus qu'ils soyent) l'on doyue commettre le soing de leurs enfans, & moins encores de meres, veu que leur prudence & vertu est bien sonuent vaincue, & surmonte de la grande affection qu'ils ont enuers eus, si luy auoit toutesfois sa bonne aduenture appareillé en vous son pere, vne tant seure & loyalle guide, que pour paruenir à telle fin (à laquelle taschent tous ceus qui sont
[Page]de bonne maison) elle ne pouoit desirer d'aduantage. Car vous, par vertu & prudence singuliere, & per grand amour, luy pouiez donner telle institution, laquelle vn estranger, en qui eust esté faute d'amour n'aucun de sa parēté en qui la tendresse & mignardise eust surmonté la prudenee & vertu, ne luy pouuoit donner en aucun maniere. Mais puis que fortune maligne, distributrice de ses biens, vous (en qui elle deuoit auoir son attente) a contrainct d'occuper vostre entendement en choses de grande consequence: en outre, luy a osté celle, qui seule, apres vous, la deuoit, & pouoit gouuerner, & luy estre appuy, tout vostre pensement soit, de luy cercher vne dame, pleine de grauité & prudence, de bonnes manieres & conscience, laquelle tenant vostre place, ne par faure d'amour ne par disette de prudence, ne puisse
[Page]enseigner son tendre esprit en telle sorte qu'il appartinent à l'estat, auquel est née. Ie vois à combien difficile enterprinse vous oblige l'affection paternelle, d'autant que à grād peine uon seulement en vostre ville, cōbien qu'elle en soit trespeuplee, mais en pleusieurs antres ensemble, se puisse trouuer dame, en laquelle, auec vraye amour & charité Chrestienne, soyent si grā des qualitez coniointes, que nous les demanderions. Mais ferez, en tel endroict, comme si eussiez à choisir vn peintre excellent, qui deust peindre quelques chambres ou sales en vostre maison, auquel vous presen teriez les patrons d'Albert Durer, & Raphael d Vrbin, ou de Iules Rommain (qui de nostre remps ont esté, & seront tousiours estimez peintres excellens) non pour vous attendre qu'iceluy peust faire tout le semblable, comme, pource
[Page]que voyāt chose de si grād paragon, & à cōbien plus ou moins approcheroit de l'excellence de si renōmez peintres, alors peussiez iuger, cōment il porroit bien & nettement venir à bout de telle enterprise, de laquelle il se voudroit mesler. Il me semble, que i'ay beaucop desiré, en celle qui doit instituer nostre fille: car si elle est pleine de grauité & prudēce, & bien moriginee, elle a en soy tout ce pour quoy dame parfaicte & vertueuse doit enuers nous meriter louenge. Toutesfois, afin que, comme regardant vn excellent & singulier patron la puissiez, quasi par ses traicts & lignes, cognoistre m'esloignant des preceptes communs, & considerans la chose plus profondement, vous la descriray par plus certaines & particulieres qualitez: non cō me sont communement les autres, & plus souuent, mais me reiglant selon ce qu'elles doiuent estre.
[Page]ELle sera doncques douee de prudence tant singuliere, que (cela, qu'à peine les autres peuuent en lōgue espace de temps apperceuoit) elle, apprise par les gestes & contenances de la fille, cognoistra bien tost ce qu'on doit esperer & craindre d'elle, & preuenant du commencement par brefs & expediens remedes à ce qui est à craindre, soigne auec dous & prudens enseignemens, quasi nourrissant cela qu'on espere d'elle, qu'il paruienne tost à maturité. D' auantage, pource qu'il pend beaucoup plus grand dāger en ce que nous doutons, que prouffit & vtilité en ce que nous esperōs: elle sera, deuant
[...]out, soingneuse de luy ofter du cueur, tout ce qu'elle craint en elle de mal, (lequel tou tesfois nous esperons estre ou peu ou point en nostre fille) imitaut en cela, l'expert laboureur qui ne met la bonne semence en chāp, qu'il scait estre bon & fertil,
[Page]que premierement, ne l'ayt diligemment purgé & arraché les mauuaises herbes, espines & ronces, & qui sont surcreues en iceluy. Cela faict, ne doit pourtant cesser en elle sacrainte & solicitude: mais apres qu'elle aura osté de son cueur, le plus qu'elle pourra, tont ce que luy empescheroit l'augmentation de vertu: & y aura mis la semence dicelle, & veu germer: sa seconde solicitude sera que (comme bien souuent les tendres & nouuelles plantes, n'estant appuyees à ferme & solide appuy, esbranlees de l
[...]impetuosité du vent, tombent par terre, & perdent leur vigueur, & finablement meutent) la vertu, qui en son cueur aura germé quelque temps, combatue de l'impetuosité d'affections, n'ayant ferme & solide appuy à quoy se soustenit, ne per
[...]isse. Laquelle chose (puis qu'elle ne peut aduenir, sinon par iong espace de
[Page]temps) pourroit assez manifestement prouuer à celuy qui en douteroir, que, non seulement en nostre enfance, quand on ieite en nostre esprit la semence de vertu, mais aussi en aage plus parfaict, quand en nous croissent & florissent les vertus, nous auons besoing de celuy, qui par sa prudence & vertu, nons soustienne & gouuerne, iusques à ce que la vertu ait bien profondement prins en nous sa ricine, afin que (comme on voit vn chesne fort & robuste se tenant immoble, mepriser l'impetueus souflemēt du vent de Bise & Midy) on n'ait crainte qu'en nos cueurs combien que souflent impetueusement les vens d'humaines affections ne soit ladicte vertu quelque temps de nous arrachee. Mais à cause que cy deuant a esté dict, que ceste tant sage & prudēte matrone deuoit cognoistre, ce qui estoit à craindre & esperer en la fille,
[Page]elle
[...] vsera, à ce faire, de sage & meur conseil, & pour scauoir ce à quoy elle sera inclinee (comme Vlysses pour recognoistre Achilles entre les filles de Lycomedes, entre plusieurs de ses merceties, luy monstra les armes & harnois des Cheualiers, aus quelles ayant ses y
[...]uls fichez, finablement se manifesra soy mesme) ne luy presentera aucunement deuant les yeuls choses vicieuses, en les fort blasmant & detestant, mais luy mettra au deuant les contraires vertus, garnies de si grande lueur & beauté, que (combien qu'elle, par s
[...]crette instigation de nature, forlignast au vice contraire) elle sentist toutesfois son cueur, s'enflamber d'ardant desir de les vouloir acquerir pour soy, & en cela se confirmast, aincois que les vices contraires luy encom brassent l'esprit. Elle luy donnera semblablement
[Page]à cognoistre, combien la Chasteté est grand ornement & beauté en vn dame d'honneur, & s'il appert qu'elle (comme lon se peut attendre de fille tant singuliere) prend plaisir de l'ecouter, & desire, non seulement de resembler, mais d'estre telle, lors on aura assez bons gages, que son cueur a borreur du vice contraire, & si elle appercoit (ce que à grand peine se peut souspeconner de pouoir escheoir en vn tel esprit & aage) par quelques signes ou sem blans, autre inclination de cueur, comme bien pourra cognoistre vne femme tant sage & prudente, elle s'enclinera alors vers la partie plus seure, & (prenant le plus aduisement qu'elle pourra, occasion) luy comprera ce que plusieurs dames de renom, ont faict autour de si belle vertu, moyennant laquelle elles ont acquis grand bruit, &
[Page]renommee immortelle. Ie ne me tairay de ce que i'ay veu du plus grand nombre des peres, lesquels estant plus delicats & effeminez, pour satisfaire à leurs plaisirs, que sages & diligens à procurer le salut de leurs enfans, si tost que les petites filles out apprins à lire, & peuuent discerner vn mot de l'autre, leur ont donné pour apprendre par eueur, chansons amoreuses & impudiques, excitāt, par ce moyen leur memoire, le plus souuent idoine pour viuement retenir à iamais, ce que elle
[...] ont vne fois apprins par tel moyen, ce que ie veuls, comme vne peste, estre euité de celle, qui doit nour rir & enseigner vne fille (comme est la nostre) de bon naturel, & de qui on a grand espoir. L'aage debile de l'enfance & mauuaise conuersation de plusieurs, donne plustost qu'vn pere sage & prudent ne doit vouloir, copieuse & abondante matiere au vice, sans
[Page]que premierement il soit de si long temps prouenu de nous. Ceste sage maistresse luy lira plustost, ou fera lire, plusieurs exemples des dames vertueuses, & de grand renom, qu'elle aura diligenment recueilly, tant de la Saincte escriture, comme des histoires modernes, & du temps passé, en quoy elle non seulement y prendra plaisir, mais luy seruira d'esguillon, & luy incitera le cueur à vouloir & desirer la vertu, mespriser & auoir le vice en abomination. Les courages deuiennent par ce moyen magnanimes & heroiques, non seulement de nous autres, paruenus à maturité & de nature▪ virile, mais aussi des filles tendres & delicates, & iamais ne leur seront representees telles dames de renom, comme Claudia, Portia, Lucretia, Octauia, sans leurs esmouuoir vn noble desir de les ensuiure, & deuenir quelque iour semblables à icelles,
[Page]mesprisant du tout & vituperant celles qui par le chemin contraire ont passé le cours de leur vie. Et non seulement à nostre fille sera defendu de lire chose, qui puisse rendre son esprit (de soymesme assez delicat) plus foible & effeminé, mais aussi toures celles qui acunement la pouroient rēdre indigne d'elle mesmes & de sa reputation. Entre lesquelles à grand peine se peut croire, quāt dōmageable soit, la familiarité d'icelles dames, qui soubs noblesse, accoustremens, bagues d'or & pierrerie, ou qui est trop plus dāgereux soubs faincte religiō & honesteté, cachēt acoustumā ces corrōpnes & brutalles, L'on treuue alors facilemēt qui face meschanceté, quand l'authorité des grās personnages la soustiēt. Et tout ainsi que les maladies sont alors plus conttgieuses, quād ceus qui en sont infectez, ont la couleur plus viue & plus apparēte
[Page]de santé, les vices cachez soubs la noblesse & hon
[...]urs, coueers de faus femblant, & de feincte, honesteté, endōmagent beau coup plus, que quand la vie me
[...]chante ou basse cōdition de tels personnages les discouure & manifeste. Ie n'estime qu'il soit besoin admonester ceste prudente femme (ce que aucuns on faict) que nostre fille soit totallement retiree de l
[...]accointance & familiarité des enfans, encores qu'ils soyent semblables d'aage, veu qu'en ce mesmes temps auec la vie, sortent aussi les semences de luxure, & mesmes le plus souuent & plustost accroissent leurs fruicts que nous ne voudrion
[...]. Ce que Hierosme docteur graue & de grande authorité entre les autres, demonstre par l'exēple d'vne femme eshontee & luxurieuse, laquelle se vantoit & glorisioit grandement, à cause que d'autant qu'elle auoit souuenance de son premier
[Page]aage, elle n'auoit lamais este despourueue du plaisir qu'on sent en la cō
[...]unction de mariage. De si grand danger eslongera la maistresse nostre fille, & ne luy perm
[...]ttra a
[...] cunement qu'elle (cōme chose brutte & à ell
[...] malseante)
[...]it acco
[...]ntance (ce que de plusieurs n'est gueres euité) auec chābricres & seruantes, & autres femmes bab
[...]llaides, le
[...]quelles le plus souuent hantent és maisons des femmes illustres, & sont souuentesfois occasiō de grans maus, & luy feravoir & cognoistre, que nulle chose n'est plus messeante à vne sille sage & bien meriginee, que de estre veue &
[...]uye entre les ch
[...] ̄bri
[...]es, aupres du feu s'arrester à leurs caquets & deuises, & en conter. La bōne dame ne souff
[...]ira cela aucunement, & au lieu de telles fables, qui pour passer le temps, se cō tent du soir entre les filleresses aupres du feu, l'ayant tousiours pres d'elle,
[Page]s'efforcera non moions de luy entichir & orner l'esprit de beaus & bonestes pensemens que de deuises plaifantes & facetieuses: ce qu'elle fera aisement, maintenant la delectant en ses propos auec mots prompts & ingenieux, & douces & belles manieres de narrations, qu'elle scaura commodemēt entremesler: puis par conuenables digressions & bonnes sentences luy resueillant le cueur, au desir de telles louenges, lesquelles elle (estāt deuenue enuieuse) voira estre attribues à celles qui ont bien & vertueusement vescu. Et ne me deplaist puis que la continuelle familiarité de celle dame qui sera sa maistresse (laquelle par sa grā de grauité & honesteté engendrera plus facilement en son bon esptit affection de reuerence, que occasion de plaisir & recreation, laquelle sied mieus à nostre eufance, qu'à autre temps de nostre aage) qu'entre plusieurs se face eslite d'vne
[Page]gentille & bien moriginee fille, qui non seulement par bonté, entendement & esprit luy donne occasion d'ensuyure la vertu, mais luy soit soulas & recreation de choses plus graues & plus seueres. On se fache & enuie acunesfois des choses qui de leur nature sont plaisantes, & qui comme de leurs propres obiects delectent le sentiment, & esmouuent d'vn singulier plaisir tel aage plus que nul autre: laquelle chose si elle est, comme elle semble veritable, de combien plus doit elle craindre qu' elle n'auienne en telles choses, ausquelles ayant beaucoup de grauité, se voit ou nul ou bien petit plaisir? Mais, qui plus est, ceste bonne dame sera aduisee, puis qu'aus enfans les forces de l'entendement ne peuuent estre si viues, qu'elles soyent toufiours empeschees à penser à choses graues, qu' elle scache en ses manieres
[Page]& facons compasser la grauné auec plaisir & recreation: & s'il fault que pour chastier aucunes petites fautes de la fille elle ayt à se reurer de la mediocrité (ce que routesfois nous ne voudr
[...]ons) plustost s'inclinera à douceur qu'a rigueur. Enquoy elle doit faire comme vn sage & discret Medecin, lequel ayant à curer & gua
[...]ir ic
[...]us enfans de grieues maladies, leur monstre le tresa mer aloé & reubar
[...]e ou l'algaric sucré ou amiellé, afin qu'iceus, attraic
[...]ez de la feinte douceur, puislent prendte chose si amere, qui leur cause de rendre la vie & santé, & guarit du mal qu'ils ont reccu.
AVssi ces
[...]e bonne dome se mons
[...]rera tousiours à elle d'vne face nante & ioyeuse, & pleine d'vne grace amiable, & (si elle faict mal) l'enseignera de telle sorte, que sans l'amoneste
[...] trop aigrement, elle
[Page]neantmoins se cognoisse reprinse, reseruant tousiours parolles graues & visage triste, iusques au dermet, ce que toutesfois ne se voi
[...]a en elle, que peu souuent & de petite duree: asin que ce, que luy voulons seruir de remede, & estre cause de salut, prins en accousturnance ne soit vilipendé & peu estimé, ains quand il luy sera aduis que la fille, comme espouuenté d vn subit tonnerre, a
[...]ra du regard triste & de son visage troublé, coneeu en son cueur vn effroy & peur superflue, alors tout d vn train deployant le front, & monstrant chere ioyeuse, par dons & sages enscignemens, & du tout eslongez de seuerité & de aigre reprehension, luy adoucira & appaisera l'esprit, deschassant
[...]out d'vn train la frayeur qu'elle auoit au parauant conceue: en se gardant sur tout de la battre & frapper, comme
[Page]chastiement brutal, & mal conuenable à cueur franc & honneste. Car nous ne voulons
[...]eulement, que ceste nostre fille face par crainte ce qu'elle doit (laquelle chose, si en tel aage n'est digue de vitupere, n'est cer
[...]es de grand louenge) mais aussi, veu qu'elle en est capable, ce quà grand peine ne se peut attendre d'vne qui soit solidement consirmee en vertu, nous n'entendons, d'autant qu' il nous sera possibile, qu' elle face chose, qui luy semble digne de louenge, a
[...]c espoir d'estre prisee. Nous estimons tant de sa valeur, qu'auons espoir, qu
[...]lle voyant l'excellence de vertu, en laquelle seule cognoisse cō fister tout son bien & selicité, deuenue amoureuse d'icelle, la desirera telle comme elle est, sans espoir d'autre prouffit. Ie voy aucuns estre d'opinion, qu'on doit aux icunes filles enseigner les lettres
[Page]& sciences: ce que toutesfois ie ne me puis persuader estre bon. Ils deduysent les maus eminens à la vie humaine, l'inclination & procliuité que naturellement auons au vice des nostre premiere naissance, voire des que sommes au berceau: les exemples de mauuaises & meschantes personnes, la vie & coustumes corrompues de ceux qui hantent auec nous, vn tas de plaisirs, voluptez, recreations, passe temps: les deceptions & tromperies de nostre commun ennemy, dequoy ils ne voyent comment les prudens esprits des hommes se pourroyent defendre, (ie laisse les tendres delicates filles) sans la prorection des lettres & doctrine. Aus quelles plaintes, si par vn seul moyen ie vousisse respondre, que le mauuais vsage des lettres a le plus souuent esté cause de dōmage & incōmodité à la vie humaine, que le droict & louable
[Page]d'vtilité & proffit: aucuns parauenture pourroyent soupeconner, que ie voudrois faire cela en mespris & vitupere des lettres: ce que ie n'entens aucunement, l'amenerois exēples infinis, par lesquels pourrois facilement monstrer estre ainsi. I'opposerois Romme siege de l'empire du monde, & victorieuse sur toutes nations estranges, auoir esté six cens ans & d'auantage, sans l'estude des lettres, & dechassé d'icelse par arrest public les Philosophes, cōme suspects au viure honeste & vertueus. Et qu'au contraire, lois que l'estude de Philosophie & eloquence florissoit le plus en ses citoyens, auoir perdu la liberté, finalement estre tombee en seruitude, & auoir obey à l'empire d'vn homme seul. Et la cité d'Athenes, qui entre toutes les autres, est reputee d'auoir seule obteuue la gloire & renomme des lettres, & enseignè la sapience au monde, alors auoit
[Page]esté subiuguee, quand i' Academie, le Portique, le Licéus furent, par la frequēce des nobles & illustres Philosophes, les plus celebrez: & en icelle mesme cité auoit esté prohibé l'vsage de l'eloquence, comme peste & ruyne en bien public, & comme cōtamineresse des lois & de la iustice. Ie ramentcurois Sparte, qui par longue espace de temps, du tout mesprisant les estudes, les sciences & lettres, comme plus conuenables aus hommes oyseus effeminez & delicats, qu'aus hommes robustes & belliqueus: ont, auec gloire immortelle, esté Princes de la Grece, & pource que l'enterprens à instituer vne fille Chrestienne delaissant tous autres exemples, i'opposerois l'autorité de Iesus Christ, verité infallible, lequel non seulement ne prise, mais vitupere du tour la fagesse du monde, comme ennemie de vie honeste & de religion. Mais
[Page]ma prosition n'est à present & ne fut iamais, que ie vueille attribuer tels maus, qui prouiennent de la malice des hommes, & de leur nature corrompue, aus sacrez estudes de lettres: aus quelles ie ne me fusse employé plusieurs ans, auec ferme espoir d'y continuer iusques à la fin de ma vie, si l'eusse pensé cela. l'entens toutesfois de bien prouuer, qu'en vne fille honeste & de bonne maison, on ne doiue intenter telle chose, estant les dangers plus griefs, qu'on en craint, que les biens qu'on en espere: si elle est instituee en lettres. Ils veulent que la doctrine à elle proposee pour son institution, soit pleine de chasteté & pureté, à laquelle ne antmoins, elle ne peut paruenir, sinon par moyens conuenables. Et quand elle y sera paruenue, personne ne luy defendra, veu que d'elle mesme lira & entendra les Poetes Chrestiens, Prudence, Prospere, Iuuence, Paulin, Nazianzene,
[Page]& les autres: qu' elle ne life aussi les liures d'amours d'Ouide, de Catulle, de Properce, de Tibulle: & en Virgile d'Eneas & Dido: & entre les Poetes Grees, les foles amours des Dieus mesmes, & leurs adulteres & paillardises en Homere. Icelle mesmes (puis que nous sommes (ambitieus, que voulons voir nos filles disputer aux escolles des Philosophes) ne sera moins suffisante, quand bon luy semblera, à defendre les opinions de Epicure, que celles de Zeno & Chrysippus: pource qu'il leur plaist, qu'elle apprenne la Philosophie & Sapience de Platon, ie ne comporteroye en aucune maniere, qu'vne fille estrangere & à moy incognue (tant s'en fault, que ie le consentisse à ma fille) lire au conuiue de Platon, les actes impudiques, amours & caresses d'Alcibiades. Ils assignent à elle vn maistre
[Page]docte, graue, & diligent, & de coustume honeste, tout ainsi, comme quand cela sera ainsi faict, il puisse aussi bien desponiller la nature, de l homme, comme bien & pruden
[...]ement enseigner les preceptes de Sagesse, & que les esguillons de luxure, qui sont tousiours apprestez en l'accointance & familiarité de ce sexe, & de tel aage ne soit en luy matiere conuenable, pour donner occasion à tel embrasement. Les desers d'Egipte & de la Thebaide, furent pleins de saincts Peres, lesquels, en chastiant touresfois leur chair par aspre penitence, & ieusnes incomportables, domptoyent par-auenture, mais ne pouuoyent iamais du tout vaincre la violence de luxure & affections. Et sainct Hierome, caché entre les bestes sauuages, en cauernes & spelonques, & batant neantmoins iour & nuict sa poictrine, nonobstant tout cela, disoit luy
[Page]sembler souuētesfois, qu'il conuersoit entre les assemblees des belles & delicates filles de Romme. Ils proposent, entre peu de dames illustres & renōmees en lettres, Cornelia mere des Graches citoyens Rōmains, laquelle toutesfois, cōme elle a enseigné ses enfans a estre nō moius seditieus & violens que doctes & eloquēs: ainsi a enseigné sa fille (cōme ont soupeconné aucuns graues & doctes autheurs) à donner la mort à son mary, en qui estoit la magnificence & la maiesté d'iceluy empire. Aus dames de Lelius ne se donne plus grand louenge, que celle de parler la lāgue Rōmaine d'un stile dous & aggreable, ce que ie ne nieray estre accordé à vne fille noble & de bōne maison, laquelle toutesfois sans auoit plusieurs maistres, estant nourrie en vne bonne & honorable maison, ne pourra que bien parler sa langue naturelle. Aussi n'est Portia sēme de Brutus plus prisee (comme
[Page]ceus cy estiment) pour auoir apprins de son pere, la doctrine & decrets des philosophes Stoiques (ce que nully d'entre les anciens Autheurs afferme) comme pour auoir gardé loyauté entiere à son mary, & patience & magnauimité de cueur, digne de Cato, qui fut son pere. Mantinea, Assiothea, Lasthemia (ie laisse Leontium, qui defendit la volupté contre Theophraste) lesquelles, changeant l'habit feminin, entroyent accoustrees en hommes en l'elcole de Plato: & entre les amoureus & effeminez iouuenceaus, disputoient du mouuement, des principes & des causes: & Dama qui enseigna au monde la doctrine de Pythagoras son pere: & Aspasia, & Diotima & Thargelia, qui ont illustré les estudes de Philosophie, n'ont plus merité louenge de dames doctes & excelentes, qu'opinion de peu honestes: ne se touuāt celuy (comme ie croy) de bon entendement, qui n'ayme
[Page]me plustost auoir la fille indocte & pudique, que suspec
[...]e de son honest
[...]té, & excelente en lestude de Philosophie, & de grand renom entre les disputateurs. Quant à Corinna, iad
[...]s tant celebree de l'antiquité & plusieurs fois prononcee vincresse contre Pindarus, prince des Poetes Lyriques, dieu scait, si le iugement a esté plus veritable, que celuy de Phryna: laquelle, auec tache perp
[...]tuelle d'vn si graue & sainct Senat, fut des Areopagites declaree innocente: ee qu'on peut dire d'icelle mesme Erina, les vers de laquelle ont esté iugez dignes d'estre paragonnez, à la maiesté & magnificence de ceus d'Homere. Desquelles (comment qu'il en a esté) ne prē dra
[...]amais vn pere sage exemple, n'aussi s'assurera, que ses tendres filles, & de narure fragile, se monstrent audacieuses aus Theatres & spectacles publiques, pour disputer de la gloire
[Page]
[...]
[Page]& p
[...]eeminence des lettres. Mais, a fin qu'il ne soit aduis, qu'exemples me defaillent, au contraire, puis qu'il faut plustost estre
[...]n different auec authorité que raison, que ceus qui sont tant opiniastres defendeurs des lettres, ou elles ne sont gueres de besoin, voyent, que pour vne example qu'ils pourront alleguer, il m'est facile d'en opposer plufieurs en defension de la verité, qu'ils ne cessent d'oppugner. Les histoires tant antiques que modernes sont pleines de nobles faicts de dames rares & excelentes, lesquelles tant par exemples renommees de chasteté comme de noblesse & magnanimité de eueur: ce qu'à esté veu tant en plusieurs dames & pucelles de Sparte, qu'en beaucoup de dames Rommaines aduenir, qui ont esté fameuses & renommees au monde sans l'estude des lettres. Ie pourroys r'amenteuoir les Persiennes, les Francoyses, Thioises, Melies,
[Page]Phociennes, Chies, Argiues, & plusieurs autres infinies: les noms le squelles ont esté celebrez au temps passé, & le sont encore à present, & mettant en oeuure leur vertu auec leur grāde gloire, ont laissé plus de matiere d'escrire aux hommes scauans, que n'ont Erinna, ou Sappho ou Corinna, escriuant de plusieurs hommes illustres▪ veu que c'est plus grand hō neur, & louēge plus solide, faire grandes entreprinses, qu'escrire d'eus bien & soingneusement. Il ne m'est donques auis en quelque sorte che se soit, qu'vne fille se doiue instituer en lettres & arts'd humanité, en laquelle nous entēdons l'hō nesteté & vraye vertu estre mieus seante & meilleur ornemēt, que le bruict & legiere renōmmee de grand scauoir & science, qu'elle se pourroit auoir acquis. Car veu qu'aus estudes des lettres nous sont proposees deus choses finalles, assauoir, l'vne pour la recreatiō,
[Page]lautre pour le profit: cela ne se peut esperer d'vne telle dame, laquelle comme elle nous est donnee de nature pour compagne à noz labours, ainsi don du tout estre actiue & attentiue au gouuernement de nous & de nostre famille, & ne luy peut, celle maniere destudes, qui donnent recreation, estre accordee, sans grand danger d'offenser la beauté & resplendisseur de son esprit. Puis donques que ne se commettent aus dames les gouuernemens des estats & Republiques, & ne leur conuient cōme iadis à Draco, Licurge, Solō, & Numa Pompilius ecrire les lois, par lesquelles se reiglant les hommes, puissent bien & moderement viure, ne comme à Professeurs de sciencez & facultez, enseigner aus escoles la prudēce des lois, & la Philosophie: & veu qu'aus estudes, qui donnent recreation, il n'y a moins de danger, qu'elles apprennent d'estre subtiles & impudiques amoureuses
[Page]que de escrire doctement elegies, odes, epigrammes, ballades & chansons: soyent aussi retraintes à la cure & gouuernement de la famille, qu'elles ayent enuie d'ensuiure celles, qui par vraye vertu renōmees, sirent peu d'estime de celles, qui, auec grand preiudice de leur honesteté ont voulu estre reputees au monde Diotimes, Aspasies, Sappho & Corinnes. Qu'on esgale le petit profit en estudes des lettres, au grand dōmage, qui leur en peut auenir, & leur soit remonstré (si toutesfo is ils demeurent en cela opiniatres) combien leur soit l'eguille plus conuenable, le fuseau, la quenouille, & la rouet, auec certaine reputation de marrones graues & honestes, que le stil & la plume, auec renommee incertaine, si en icelles y a plus d'erudition, que d'honesteté & vertu. Il n'y a celuy qui doute, que telle dame ne deuiēne parfaicte & accomplie (ce qu'a grand
[Page]peine se doit croire qu'il puisse aduenir, veu qu'elles sont la plus part mariees en leur ieune aage, & commises à l'administration de leur maisons) laquel
[...]e ensemble, & de preception de plusieurs sages, & de longue experience, ayt aprins les moyens de bien & sagement gouuerner sa famille: can ie n'accorderoye nullement, qu'elle surmontant en elle mesme, l'estat & condition d'vne dame actiue, & (pour la nommer d'vn mot estrāge) economique, osast, montant pat l'echelle de Philosophie naturelle si difficile, paruenir à la contemplation des choses, ce que plustost d'hommes oiseux & de plusieurs ans exercitez aus lettres se peut desirer, qu'attendre. Mais, puis que l'esperance de telle chose s'acquiert auec si grand danger, & qu'en toutes autres facultez, qui se peuuent acquerir par science ou practique (ayant à choisir) se prennent plustost ceus qui sont formez
[Page]par vsage & experience, que ceus qui ont grande science & peu de practique: non autrement commetterions nous la cure de nous mesmes, à vne matrone prudente, & bien entendue, & deuenue, par longue vsage, sage & experre, que si nous eussions à nauiger, donnerions noz biens & facultez à vn sage & expert marinier, faisant peu d'estime de celuy qui seulement par information de l'astrolabe, & des cartes de Ptolomee, nous prome
[...]teroit (n'ayant iamais sorty de sa maison) seure nauigation. Il nous deura sembler estre assez, que nostre sage fille, estant deuenue
[...]ne, par les aduis & enseignemens de sa prudente maistresse, donne à cogno
[...] stre quelque iour, quand le temps & l
[...]occasion le requerra. qu'elle sera suffisante pour bien & sagement gouuerner sa famille. Toutesfois ie ne veus qu'elle sort priuee de la cō modité
[Page]de lire & de l'entendre, veu que cela n'est seulement vtile & profitable à femme prudente & vertueuse, mais aussi riche & precieus ornement. Ainsi elle lira plusieurs traictez escrits par hommes doctes, à nostre profit & informatiō, moyennant qu'on ne luy metre entre les mains, cō me dessus est dic
[...], vers amoureus & impudiques, ce qu'on fait le plus, ou fables ou nouuelles, tant de Bocace mesme, comme de plusieurs autres, lesquelles, si elles sont leues & obseruees par nous, cela fait plustost pour la douceur du stile, & de la diction, & pour le beau nombre & harmonie des paroles es
[...]e
[...]es, illustres & signifiantes, que pour la matiere. Elle lira donques, puis que tout est maintenant traduit d'hommes doctes, en langue vulgaire, outre les liures de la saincte escriture, qui fournissent abondament ce que duit à l'ornement de l'esprit, ce
[Page]qu'a escrit Plutarque des dames de renom du remps passé, & ce que plusieurs long temps apres, & Boccace meime en ont escrit, & aucuns autres autheurs qui ont esté plus prochains de nostre temps, & regardera
[...]out ce qu'elle pourra l
[...]re (si toutes fois cela se puisse faire) en belles peinctures & pourtraicts, lesq
[...]els à p
[...]ne peu on dire, combi
[...]n d'efficace ils ont pour esmouuoir l'esprit des enfans tendres & delica
[...]s. Elle aura d
[...]vne si belle lecture, non seulement des paroles, lesquelles si elles ne sont bien garnier d'exemples, ne profitent gueres à tel aage, mais aussi des beaus faicts & glorieuses enterprinses de dames illustres & renommees, dequoy elle accroistra ses belles vertus que nature luy à liberalement donné de bonne grace & ornemēt, & pour mieus dire, de noblesse & magnanimité digne d'vne telle dame & matrone. Elle lira, & aura
[Page]en admiration les dames Troiennes, Sabines, Phociennes, Argiues, les vierges Romaines. Et prendra singulier exemple de pieté vers la patrie de Megistone, Aretaphile, Policrite, & de celle tant glorieuse Iudith & Hoster, & d'amour enuers leurs maris, & loyauté incorrupte de Lucrcce & Portio, & de celle barbare Camma, qui, tant la sienné honesteté, que de l'iniure de son mary occis, fut en vn mesme temps glorieuse vindicatrice. Somme (pour faire vnefois fin des estrangers) elle trouuera exemple de toutes vertus, teligion, saincteté & loyauté en tāt de vierges sacrees, les noms desquelles sont vers nous renommez, cō me en Cecile, Agathe, Theodore, Barbara, & aurres infinies, qui par leur sang & leur propre vie, souffrant tourmens incredibles & inusitez, ont rendu au mō de certaine tesmoinage de leur foy, & out rendu nostre religion telle, comme à
[Page]present nous la voyons. Entre lesquelles narrations on pouia a selon le tēps entremesler les plaisantes, aus quelles toutesfois on aur a soin de luy recreer l'esprit, & donner allegement, sans occasion d'exciter en elle tels pensemens, qu'en aucune sorte puissent nuire à la beauté de son esprit▪ le n'entens pas, vou qu'il n'en est besoin, luy enseigner ce qu'appartient à la religion, car ie fuis certain que d'vn homme tant honeste & vertueus, sera donné ordre en l'institution d'elle, que tout ce que i'en diroys vous pourroit sembler proceder autant de faure de iugement, que de superflu. Nonobstant quoy, ie ne laisseray de dire, que qui que ce sort à qui vous dōnerez celle charge, soit aduisce de former en l'esprit de la fille vraye religion & pieré, euirant du iout comme peste capitale, la superstition. Ie croy qu'a coste heure n'est
[Page]besoin, que, deduy sant la chose du commencement, ie demonstre en quoy l'vne soit difference de l'autre. Car la religiō est vne vertu qui du tout consiste en mediocrité, laquelle tout ainsi que à l'vn des costez à l'impiete, qui est l'vn de ses extremitez, ainsi à de l'autre coste superstition, qui bien souuent n'est moins pernicieuse que l'impieté. Cela ne sera seulemēt manifeste à l'homme sainct, qui instituera la fille en choses appartenanres à la religion & seruice diuin, mais à celle sage dame & bien entēdue, qui entre autres affaires aura soin d'elle, laquelle s'efforcera de tout son pouoir de la rendre humble, & de cueur dous & traictable, veu que humilité n'est seulement vertu Christiēne & ciuile, mais frondement & colonne de toutes les vertus Christiennes & ciuiles, & pource qu'elle s'engendre en nous de la cognoissance de nous mesmes,
[...]utant qui son debil esprit
[Page]poura comprendre, luy dō nera à cognoistre de la sapience de Dieu, de sa bonté de sa puissance (qu'elle deura scauoir estre tresgrande non seulement d'auoir par ordonnance tant admirable de rien creé le monde, & remply & garny de si grande varieté de choses, mais de le conseruer en ce mesme estre, par prouidence eternelle & diuine) non seulement n'estre rien tout ce qu'ily peut auoir en vne petite fille, mais aussi tout ce que peut estre en grans Rois & Empereurs, & ce qu'ont sceu & cogneu tous ces personages, qui au temps passé sont sortis du Licee & du Portique, & de l'Academie, auec bruit & renommee illustre de sapience, en comparation de ce que Dieu scait & peut, estimant tout ce qu'en nous peut, en aucune maniere, auoir nom de bonté, acomparagé à la sienne, estre mauuaistié. Pour cela faire, luy mettera au deuant, tout ce qu'elle
[Page]pourroit auoir apprins d'hommes doctes & conscientieus, ou par lecon diligente & curieuse obseruation, luy enseignant que nostre Signeur n'est pas venu pour estre seruy, mais pour seruir luy mesme, & qu'il dist à les Apostres, qui estoient en different pour la plus digne place, que, qui estoit plus grand que les autres, s'estimast inferieur, & que, qui s
[...]humihoir, s
[...]esleuoit, qui vouloit dire, que ceus la seulemēt estoient esleuez, qui se cognoissoient eus mesmes, laquelle vertu tant diuine, n'a seulement esté louable entre nous Christiens, mais fut en Socrates mesmes aussi signe de singuliere sapience iugeant à bon droict celuy estre bien scauant, qui se cognoissoit riens scauoir. Elle pourta aisemēt acquerir tant belle vertu, si on luy enseigne de prendie tousiours garde, non seulement aux plus nobles qu'elle, & aus plus puissantes, mais aussi (qui est de beaucoup
[Page]plus grande importance) aus plus vertueuses & plus sages, & non aus inferieures, comme font les sottes & peu entendues. En quoy elle sen
[...]ira double vtilité, car cognoissant qu il y a au monde dames de grand royaumes & signeuries, qui en noblesse, richesses & puissance sont superieures à elle, amoindrira en elle mesmes tout ce qu'au parauant auoit de hautainnetè & arrogance, vice sort lait, & prenant egard
[...]us plus vertueuses, tant qu'elle cognoistra estre en son pouoir tachera d'acquerir celle vertu, de laquelle elle se cognoistra auoir faute. Aincois elle luy fera apparoir, combien cest chose brute & desor donnee, que les dames, à l'exemple de celles qu'elles voyent tous les iours comparoir aus eglises plus richement ornees, & mieus & plus galamment accoustrees que les autres, apprennent nouuelles sortes d'accoustrements, parquoy
[Page]elles soyent cogneues entre autres les plus belles, & de meIlleure grace, qu'elles se soucient si trespeu de ces belles vertus, & beaus ornemens, desquels elles appercoiuent tant de dames sages & vertueuses estre prisces, n'estant toutesfois si sottes, qu'elles ne cognoissent combien d'estime & reputation cela leur puisse dōner au mōde. Il est adnis à la plus grande partie, que cest à vne fille de bonne ma
[...]on, grande grace & ornement, s'elle, entre les autres deuenue grande maistresse de chāter & iouer sur plusieurs instrumens, se de monstre excellente & illustre, ce que (encor quil soit confermé par fortes & gentiles raisons) ie ne puis seulement ne priser, mais iuge que comme chose de non peu de danger, doit en elle estre euite. Car comme la mosique, si elle est vsee à louable & honeste intention, n
[...]a en soy vice, & merite lieu entre les autres arts, besquels appartenans proprement
[Page]aus hommes ciuils & de bōne maison sont app
[...]llez liberaus, toutefo
[...]s, sous v
[...]bre de vertu (comme sont des autres arts & fac
[...]ltez, de la plus grande partie folement cogneues pour vertu) elle porte dou
[...] amorce à griefs maus & de grand consequence. Combien que no se doit aussi dire c
[...]ste mesme musique, laquelle se mōstre digne pour sa beauté, d'estre accompagnee des autres nommees liberales, consister plus en la cognoissance de proportions, pauses, & autres accords de vois, ce que font pour le plus hommes vulgaires & indoctes, que (comme voyons que Plato faict au Timee, autour de la fabrique du monde) en la cognoissance des armonies, & proportion des choses, qui appartiennent aus autres sciences & facultez. Laquelle chose, si ainsi est, on ne dira point qui soit plus grād musicien, ou Adrian vvillart, ou Cypriā,
[Page]ou Iaquet, ou Iosquin, qui furent quelques ans passez, ou Gombert, que Genua, ou Magius, ou Perrettus, ou l'Espagnol ou Zimara, desquels les premiers sont toutefois encor en vie, & du temps de nos peres, furent les autres philosophes illustres & renommez. Et comme neantmoins les premiers sont, & ont esté maistres excellens en musique, aussi parauenture n'ont tant apprins les secondes de ces mesmes cō muns maistres, qu
[...]ls ayēt peu discerner entre l'vne notte & l'autre. Nostre fille doncques sabstiendra du tout d'vser de la musique, & puis que sous honeste couuerture de vertu, elle ouure la porte à plusieurs vices, elle deuroit estre de nous plus euitee, d'autant que le danger est plus grād, & moins apparent. Concedons l'vsage du chant & de ceste mignarde armonie à ceus, qui, fachez de curez ennuieuses & importantes, ont à faite de recreation &
[Page]alegement, ce qu'est aduenu à Agamemno
[...] en Homere, & au roy Saul en la saincte escriture, lequel estoit, par la harpe & chant de Dauid, reuoqué d'vne fiere & triste passion, à douceut & tranquilité d'esprit. Mais au lieu d'en vser à tant honeste intention, si en vse on en passetemps, en banquers & soupers solennels, ausquels, comme si la sumptuosité & suauité des viandes ne rendissent les esprits assez laches & dissolus, on accoustume de faire venir doctes & excellens musiciens, l'esquels d'vne main docte & experte, maintenant touchant la guiterne & violons, puis auec autres instrumens, entonnant auec dous & bon accord chansons artificieuses & impudiques, (non autrement que bois see & bien disposé, ayant pres de soy le feu, pour peu de vent subitement s'alume & brusle) auec
[Page]nouuelle maniere d'embrasement, brulent les cueurs de ceus, qui, de vertu solide & confirmee, ne sont asseurez. De la fausse mignarde armonie des Syrenes Vlysses tant renommé par autheurs Grees & Latins, & nourri de viande celeste au sein de Sapience, fille de Iupiter, à peine s'est peu soymesmes asseurer, & nous pou
[...]rions nous tant fier d'vne tendre & delicate fille nourrie & esleuee delicatement, sans craindre, qu'elle non seulement oyant, mais apprenant vn art tant mignard, ne deuienne quelque fois lache, delicate & effeminee. Plato estimoit sagement estre chose de grand consequence aus coustumes des hommes en la cité, de quelle maniere de musique vsassent les citoyens. Dequoy en a rendu la cité des Lacedemoniens, ample tesmoignage, laquelle (mesprisant du tout la musique, qui affoiblissoit
[Page]& faisoit les esprits langoreus? & aimant celle, qui, rendāt vn son viril & magnifique, rendoit les hommes courageus, ardans & desieurs de gloire & d'immortalité) s'est defendue par plusieurs anges & siecles, sans corruption. Aussi n'a pleu à Licurge, homme de grande sapience, qu'en batailles (ce qu'a eu duree iusques à nostre temps) se sentist le son de tels instrumens, par lesquels se pourroyent les eueurs acouardir: mais desquels ils s'exciteroient, & animeroient à la defense du bien commun, & de la liberté, & semodereroient les mouuemens desordōnez du corps, afin que par mesure attrempre, & certaine ordonnance marchassent cō tre leurs ennemis: car celle tant douce & delicate maniere de musique, comme nous vsons pour le present à nostre delectation, eust engendré en leurs cueurs effect du tout contraire, combien qu'autrement
[Page]ils eussent eu d'eus mesmes grand courage, & eussent esté bien ammez. Et non feulement en ceste cité (en laquelle par long temps, mont en lieu telles delices, moyennant lesquelles plusieurs autres, & celle qui a eu l'empire du monde, ont esté ruinees) mais aussi en Athenes, ou tant curieusement ont esté inuentez toutes sortes de plaisirs & delices, comme des sciences & arts louables, ayant Alciblades app
[...]r
[...]en on son esprit, vn dous & merueilleus accord, & diuine armonie des estudes sacrez de philosophie, m
[...]sprisa d'vn noble courage cest art tant delicat & mignard: lequel, à nostre si grand dō mage, d'autant qu'il nous est moins cognen, nous plaist d'auantage Mais a fin qu'il ne semble, que nous, comme de propos deliberé ayons enterprins à combatre la musique, concedons qu'elle soit auptes de ceus, lesquels au vray, ou ne peuuent, ou n'ont enquoy
[Page]mieus employer leur tēps: & eroyons que Philippe a sugement reproché à son fils Alexandre, qu'il auoit trop proffité en musique, & y estoit deuenu trop excellent, & qu'il do
[...]t aus au
[...]es sembler estre asses, si non seulement les grans princes, mais les hommes ciuils, & dames bien instituces, prestent l
[...]uis aureilles aux musiciens & ch
[...]n
[...]r
[...]s, & estiment que l'ecouter, leur est plus conuenable, qu'estre escoutee bien propr
[...]ment chanter. Laquelle chose, vn grand maistre & renommé musicien de ce temps, là, fort gracieusement reprocha à ce mesme Philippe, luy disant, lots qu'en sonnant il estoit de luy reprins, (comme si par instrumens mal accordez, fist armonie lourde & mal plassante,) Ia à Dieu ne plaise, ô Roy, que
[...]amais, tu en puisse saire me
[...]lleur iugement. Mais la
[...]stant desormais la musique à gens debauchez & oiseus,
[Page]nostre fille apprendra, non seulement toutes les manieres de coudre & peindie à l'esguille, qui fouent bien seantes à vne dame d'honeur: mais aussi tout ce qui appartient à la que nouille, fuseau & tissure: & me pense que cela messiet à l'honneur & estat d'on elle est nee, puis que Cesar Auguste prince & monarque du monde, à voulu que sa fille & sa niepce l'ayent sceu. Et qui plus est, asin qu'elle deuenue dame, scache recognoistre les offices des seruantes & domestiques, & qu'elle note par curieuse diligence, combien aptement elles netroyent les chambres & sales, & apprestent le manger, & tienuent nettes les caues & despenses: & ne soit si ambicieuse qu'elle dedaigne se trouuer presente quand on fait la lexiue, & le pain: mais soit tousiours presente à toutes les affaires de la maison. Car alors on se pourra attendre, qu'elle deuenue dame, sera telle qu'elle doit
[Page]estre: veu qu'en son enfance che demonstre à cognoistre & scauoir ce qu il appartient à vne fille bien instituee & morig
[...]nee. Mais pour
[...]e qu'aucunes vertus, lesquelies estant en vne dame veritablement noble & de grand estat semblent estre de petite louenge: si elles n'y sont oussi, les font bien souuent encourir en grand vitupere: qu'elle, en se sacon de viure, ayt soin, ayant ce qu'elle a besoin, pour le maintien & entretenement de sa vie, qu'ainsi accoustumee & vsitee, non seulement ne desire, mais deprise du tout ce qui la pourroit ir
[...]iter, & prouoquer à gloutonnie. Et ne me d
[...]plaist en ce vice (ce que l'ay dict qu'
[...]n aucuns autres: &, sur tout, en ce qui est contraire a la chasteté ne se d
[...]uroit obseruer) que de son premier regard, & laidour, l'apprenne à hayr & mespriser: & n'y a nulle doute, qu'elle (comme Pallas, qui, voyant par le miroir, ses ioues
[Page]laidement s'enster tandis qu'elle iouoit de la flute, courroucee, l'ayant iectee par terre, la rompit) voyant combien soit malseant, & combien de difformité porte aus dames sages, & bien instituees vn vice tant difforme, se recordant d'elle mesmes, ne l'ait du tout en horreur & desdain. Elle ne sera mensongere, & aimera plustost (si cela touresfois luy aduient) confesser la verité en son vice, que feindre en faulseté, vertu. Car la confession du vice, est occasion de penitence & la simulation de vertu, l'alteration de cueur & arrogance: & (qui est le plus dangereus) comme la maladie quand elle est manifeste se peult curer, la santé fainte, ne laisse occasion de guarir la maladie, qui est secrete: ainsi le vice manifeste, estant guary par remedes conuenables, donne lieu à la santé: la vertu simulee, sans que le remede y soit appliqué, nourrit le vice contraire. Elle sera
[Page]tenue lointaine, de l'estroite familiarité & accointance de plusieurs compaignes: car il y a tousiours plus à craindre en vn grand tropeau qu'en vn petit: & s'il est infecté de quelque grief mal & pestilent, d'autaut est il plus dangereus & contagieus: & si en la multitude y a vices qu'on doit euiter, & manieres deprauees, elles sont plus malaisement eschoues qu'au petit nombre: veu que le vice s'accroist, par l
[...]vsance de plusieurs: & voulons que nostre fille viue en compaigme d'vne tant seulement: & qu'elle escheue tellement la multitude, qu'elle ne l'ait toutessois en horreur: voire sera enseignee, de sa monstrer tousiours douce & affable
[...] à toures ses compagnes, & à les honorer & estre liberale & courtoise enuers elles, leurs cedant le plus digne lieu: & ce non seulement quand elles seront ses semblables,
[Page]mais afin qu'elles cognoissent sa courtoysie estre plus grande) quand elles seroyent aussi inferieures à elle: hayssant orgueil sur tous autres vices: & le iugeant indigne d'elle mesmes. Elle ne sera ne cacquetresse ne riotteuse, & cognoistra que bien souuent le babillement est occasion de grosses fautes, nō seulement en tel aage, auquel plus qu'en aucun autre conuient apprendre, mais aussi (plus souuēt qu'il ne soit besoin à aucun) en l'aage plus meur & graue, & duquel il conuient proprement l'amonester & enseigner. Elle prendra doncques garde à toutes, mais quand elle se trounera entre dames sages, graues, & entendues, sera attentiue d'oyr ce qu'elles disent, sans qu'elle parle souuent: car comme celuy qui pa
[...]le, tousiours est en danger de faillir, aussi à celuy qui escoute est proposee certaine esperance de deuenir plus sage & meilleur. Laquelle
[Page]chose afin qu'elle auienne à nostre fille, elle prendra garde, & notera ce qu'on dira auec louenge, ou vitupere de quelqu'vn: ce qu'elle apprendra fort bien à cognoistre, à la chere, signes & semblant des escoutans: lesquels, comme d'vne mine ioyeuse ont de coustume applaudir, à ce qui a esté sagement dict entre eeus qui deuisent ensemble, aussi s'accoustument d'vne chere triste & melancolique, & quasi auec vne angoisse, accorder à ce qu' elles disent mal proprement, & auec peu d'egard ou du lieu, ou du temps, ou des personages, ou de telles choses, desquelles elles deuisent, ou bien d'elles mesmes. En telle sorte elle feta election de ce qu'il luy sera aduis qu'elle doit dire, & de ce qu'elle doit taire: se mettant vne loy à elle mesme de faire l'vn & d'escheuet l'autre, & le fera. Elle cognoistra, que sobrement ell
[...] doit vser l'office de la lāgue & parolle, que la nature
[Page]tressage ouuriere, tresbōne & diuine maistresse, a voulu estre enclose (comme de vne haye) entre vne rengee de dents, là ou elle à faict oreilles trescreuses, & tousiours promptes à oyr & escouter. Elle aura plusieurs exemples singuliers, & d
[...]gnes d'estre mis par elle en memoire, & aussi de plusieurs liures d'anciens autheurs, & sur tout d'Erasme en son liure doré qu'il a laissé escrit des vices & vertus de la langue, le quel par noz gēs nagueres traduict en nostre vulgaire, se lit (a mon aduis) auecleur grande vtilité: & pource ie n'en toucheray plus auāt. Quāt à son vestir, veu que c'est vne chose qu'on nomme indifferente, car la seule accoustumance les faict sembler diuersement bonnes ou mauuaises: elle ne portera enuie à ses semblables, ne aussi, les surmontant en pompeusité de riches abillemens leur donnera occasion d'auoir enuie sur elle, & à elle mesmes d'arrogance
[Page]& ambition: veu que ce n'est chose moins dangereuse d'estre enuiee, que d'auoir enuie. Et à cause, que cy deuant a esté dict, qu'elle deuoit non seulement escheuer trop grande familiarité de ses semblables, mais encore plus de ses chambrieres & seruantes, & de telles femmes legeres, en ceste chose elle se porteratellement, qu'en sa contenance & maniere ne puisse apparoir à la seruante, chambriere ou lauandiere cela proceder d'vn cueur superbe ou arrogant, s'enquerant de leur office d'vne grauité matronale, ornee de plaisante & douce humilité. Et cognoistra combiē on doit craindre la conuersation de telles femmes, qui le plus souuenr sont mauuaises, & beaucoup plus faciles à dire ce qu'elle ne doiuent que d'escouter ce qu'elles doiuent: & plus accoustumees de reprendre les vices d'autruy, que leurs propres defaures. D'autant
[Page]qu'elle pourra, sera amiable enuers tous, & desidera porter honneur & reuerēce aus bons, pour meriter leur amour: & de ne mespriser les mauuais pour n'encourir en leur haine: vn vice doit elle sur tout euiter, qui est dangereus & mal seant, & plus peculier à tel aage, qu'en nul autre: lequel, à cause qu'il se couure quasi sous couuerture de vne pro chaine vertu, fort louable & de grand ornement, difficilement pour la plus par, y prend on garde, & le peur on escheuer: & consiste totalemēt en vne honte malseante & lourde: laquelle passant en acoustumance & nature, se retient encore en l'aage de maturité, non sans occasion de grand vitupere. Et en verité, comme trop grande hardiesse, qui est plus conuenable à ceus qui representent farces aus theatres & spectacles publiques, qu'aus dames bien apprinses & de bonne maison, se doit comme vice infame, noter & escheuer:
[Page]ainsi au contraire timidité superflue & honte ou elle n'a point de lieu, est propre aus enfans & ignorans, & non de vne dan
[...]e prudente & de telle valeur que nous voyons estre la nostre. Parquoy done, euitant ces deus extremitez, si elle aura cō mis quelque faute, propre à tel aage, elle sera pareillement honteuse: mais en la seule recognoissance de sa faute, & non en autre chose, & n'estant en la nier aucunement obstinee, rendra tesmoignage pour s
[...]amender, ne se peut par elle prē dre plus grief chastiment, que celle mesme honte que elle en aura eue. Et au contraire la ou luy sera besoin de faire apparoir sa vertu, elle sera prompte, mais nō audacieuse, & par vne subite rougeur, qui soudainement par vertueuse confidence aura surprins ces belles ioues, demonstrera qu'en elle soit vn eueur reuerent, eslongné d'infame honte & reprochable. En telle sorte, elle,
[Page]d'vne chere ioyeuse, & attrempee de douce grauité, ayant les yeus, baissez dira de soy mesmes, ce que toutesfois elle (combien qu' elle scache, que ce luy sera attribué à lonenge) dissimulera & faindra ne
[...]en soucier: demonstrant toutesfois, qu'elle desire plustost estre, que sembler bonne. Pour ces recreations & passetemps ella iray en ses iardins & villages, lesquels sont en ce pays tant delicieus, & de telle gaieté, recreation & amenité, que ni en Italie, ni en autre partie de l'Europe se treuuent autres qui soiēt entre nous tant celebres & renomez. Toutesfois elle n'y demeurera si longuement, qu'elle oublie les manieres & coustumes des villes, combien que soient nos villages tāt copieus, en edifices, maisons, & riches palais, que nulle chose y deffaille, pour laquelle ils ne doiuent estre estimez pour villes trespeuplees. Ie me sens si fort trāsporter d'vn ardant desir que
[Page]i'ay d'orner & decorer nostre fille, ou, pour dire la verité, de decouurir & reuoquer à maturité les beaus fruicts, qu'elle à conceu de vostre noble lignee, que, comme ceus qui cheminēt, aucunefois transportez de profondes pensees, bien souuēt passent le lieu mesmes, auquel ils entendoient d'arriuer, ainsi ie m'appercois estre passé ou pour mieux dire desuoyé outre les limites, que ie m'estois ordōnees en ceste maniere d
[...]eserire. Pource, faisant fin, ie prieray Dieu, lequel seul peut plus que nul conseil & industrie humaine, que, sans que nostre fille ait besoin de nos enseignemens, elle deuienne de soymesmes telle, comme vous la desirez: & nous (faisa
[...] coniecture de vostre su
[...] sance, qui estes son pere
[...] esperons & sommes esse
[...] rez, qu'elle sera quelque iour telle.
THE NECESSARIE, FIT, and conuenient education of a young Gentlewoman.
Written to the Lord Siluestre Cataneo.
I Would to God seeing that by diuers meanes from my youth hitherto, fortune hath alwaies been found a mortall enemie vnto me, that at this instant (in recompence of her infinite iniuries and cruelties) she would shew her selfe so fauourable towardes me, that if herein I take care to doe that for you, which may hereafter breed your vtilitie and profit, it may be esteemed of by you, to proceed from a mind not only thankfull, but curteous and liberall, and (where need shall require) giue testimonie vnto others not onely of your valour and vertue, but of your deserued fauours and curtesies. And in truth, as most commonly great curtesies bereaue all hope frō those to whome
[Page]they are done, yet they shall be esteemed more than as acknowledging of benefits receiued, which ought rather to be artributed to dutie then true vertue: So, if in those that doe them, there be not true and certain vertue, that yeldeth testimonie thereof (as in you most amplie it appeareth) often times they rather seeme to bee signes of an ambitious minde, (as was in
Iulius Caesar and others) than a liberall and courteous. Neuerthelesse, seing that the graces and vertues of your minde are so great, that not only they surmount the abundance of riches and treasures (although not greater than such as may suffice a Gentleman of moderate and noble mind) but much more those of great Emperours, you will make sufficiently knowne and euident vnto the world, that all whatsoeuer I haue written herein, that may redound & turn to your commoditie and pleasure, ought no lesse to bee attributed to your vertues than
[Page]your liberalities: & for my part I stand not so much vpō the one, as I account of the other, which induce all men to honour and loue you, that in any sort are acquainted with the same. Not long since, hauing leisure and conuenient time, (which without doubt all men haue that come vnto this towne not to deale in Merchandise, where as into the large and wide Ocean sea the riuers from all places of the world with a perpetuall course do continually fall, merchants from all places with great treasures doe assemble) I vsed the meanes that these my hard and difficult labors (which heretofore I had bestowed in perusing diuers Authors both Grecians and Latines) might not only yeeld me a sweet and amiable fruit, but to all such as desire to liue in honest and vertuous life. For hauing already set down as in certeine sentences and common
[Page]places, all the vertues which (because they appertaine to the life and maners of men) are termed Morall, I haue handled them in a fained, yet in apt (as I suppose) and graue manner of Epistles, that carping enuie (accustomed to discommend all honest and commendable actions) can not deny, but that I haue wrought and produced great cō meditie and profit vnto our Nation, specially vnto those who by the right path of vertuous life, would attaine vnto a commendable and honest end. Among all these Epistles wuich are many and different, this is directed vnto you, wherein shewing by what meanes a young Gentlewoman and daughter of noble birth ought to be nourished, taught, and instructed in such manner, that there may be hope of great commendatiō. I persuade my selfe (you being a father, who by excellēt wisdom &
[Page]vertue vnderstand better than others, how much more agreeable & of greater valour those vertues are that adorn the minde, than all the iewels which decke and beautifie the body, and most commonly make women more proud and hautie) that by me there could not a richer nor more agreeable Present be giuen vnto you: which I haue done so much the rather, because that you being farre from your daughter, feare (for what cause I know not) that her tender & budding vertues (although the haruest which shee hath reaped from two so notable families as those of Catanea and Spinula, be very great) not hauing as yet taken deep root, might lose their forces by the ouer great tendernesse of her Grandmother. Naturally she hath excellent and notable beginnings, and alreadie in her infancie it appeareth that she is indued with many vertues: wherefore (as I hope) she wil in time be
[Page]honoured and admired aboue all the ladies of this citie. For as very seldome it happeneth, that a good tree standing in fertile ground (degenerating frō his nature) bringeth forth sharpe and bitter fruite, so can you hardly make me beleeue, that a child borne of a good father, & one that for his vertues is much esteemed, will not in many points resemble the parents: Which although sometimes we find in some to fall out otherwise, in that case we must impute it to the education, that hath not been such as appertained and belonged to the generositie of their nature. Which neuerthelesse, wee see not only to happen vnto men, but also vnto vnreasonable creatures, and (not to varry from my example) to plants. For wanting the care and diligence that continually ought to be vsed about them, wee shall presently perceiue them to loose their naturall vertues and forces, and in the
[Page]end become wild. Likewise good horses will loose much of that generositie and liuelinesse of nature which was in them, if they be not taught and learned to bee such, as of themselues they can not easily become. Seeing then, that the liuely vertues of your daughter procure a greater hope, so much the more ought our care to bee, as of a thing of greater estimation and value, stirring in vs great care and foresight to preserue the same: let vs not be so negligent, that as not trusting nor deliuering our riches and treasures (which are much lesse to be esteemed) but to sure men, and such as are of credit, so we expose not our children negligently into the custodie of those, who, either by ouer tender education corrupt their yong and vnripe sences, or by importunate rigour vse them to an vnseemly feare, or peraduenture to
[Page]misprision and hatred of that, which aboue all things they ought most to follow and to loue. He of whom yong children ought to learne the meanes and manners of good and honest life, ought to bee graue, wise, and full of good counsell, and specially to be carefull that their mindes being pure and cleane, filled with bountie and diuine beautie, be not found spotted and soiled with great and eminent faults. If a faire and comely Lady beholding her selfe in a glasse, will not endure that the beautie of her face shall be disgraced or in any wise spotted, (which beautie neuerthelesse in dureth but for a time, and vanisheth like a flower, easily loosing all that grace and comelines that first it had) how much more ought those soules wherein wee may behold the image of God to be most liuely imprinted, and not as yet soiled
[Page]with any filthinesse of sinne, to be kept and preserued not only from great and apparant spots, but from any disgrace whatsoeuer? Touching our gownes imbrodered and fringed with gold and precious stones (wea
[...] so curious) that vpon them wee will not (as neare as we can) that any spot be seene how little soeuer it be, although it appeare not but to such as looke very neare and curiously vpon them: and yet (as if the care of our children touched vs not) we are so negligent, as that if they bee spotted or blemished with most inorme and wicked vices, wee make either small, or peraduenture no account thereof. Which thing, seeing it is of so great importance, and that we ought to haue such care to choose Tutours and Masters for young children, so much more diligent and curious ought wee to be herein, as we find
[Page]many that doe the contrary, esteeming their welfare to consist in this, that wee leaue them such meanes and manners as shall be necessarie for them during their liues, to runne through this troublesome and vnstable world. I would to God, that as therein consisteth the welfare and preseruation of commonwealthes and great Empires, princes would beleeue that it were so, and therunto apply their minds more than they seeme to doe. For who knoweth not, that as in a body whose members are whole and strong, health is easily preserued: and in instruments of musicke there is heard a sweete harmonie when the strings are well tuned, and agree in one with pleasant and variable notes: so onely in such Cities where modest Citizens are found, and in the diuersitie of trades and faculties by them vsed with good and decent equalitie
[Page]and mindes intentife to the publicke wealth, common commoditie is preserued: and there is such agreement, that more conuenient and proper can not be found. As soone as a sonne is borne vnto a priuat man, at that same instant that towne or country wherein hee is borne, hath gotten a Citizen or inhabitant. And as not onely men but bruit beasts (and those namely which among the rest are most cruell) forget not their little ones, but feede and cherish them, so Princes and gouernours of townes (acknowledging as their children such as are daily borne therein, and take a fatherly affectiō towards them) ought to be carefull, that in a dangerous and vnconstant time, they be no lesse esteemed of and deare vnto the commonwealth, than profitable and well beloued of their naturall parents. Which thing the Lacedemonians obseruing
[Page]with great strictnesse, and not committing the care of their children to strangers and vnknowne persons, but vnto wise and graue citizens (who in times past to their great honour, had serued in the greatest and most honourable offices of the Citie) long time with great honour defended their liberties, retaining and preseruing the Empire and Signorie of the Grecians. But to returne to the edification of our yong gentlewoman: as I am of opinion that there are not many fathers to whome (how wise soeuer they be) men should commit the care of their children, and lesse number of mothers; because their wisdome and vertue is often ouercome and surmounted by the great affection they beare vnto them: and yet her good fortune had in you her father prepared her so sure and loyall a guide, that to attaine to the same end (whereunto all such as are
[Page]of noble house aspire) she could desire no more. For that you by vertue, singuler prudence, and great loue might giue her those instructions which a stranger (in whome loue might want) nor any of her kinsmen (in whom tendernesse and delight would surmount wisdome and vertue) could not in any wise giue her. But seeing that enuious fortune (dispiser of her good) hath constrained you (on whome only shee ought to attend) to imploy your time otherwise in matters of great importance: and further, to take her away, who onely next after you, ought and might gouerne her, and bee her stay: all your care must be to find her out some Gentlewoman full of grauitie and wisedome, of good conscience and behauiour, who supplying your place, neither for want of loue nor wisedome, may be vnable to instruct
[Page]and bring her vp in such sort as belongeth to her estate. I well perceiue to how difficult an enterprise I tye your fatherly affection, for that very hardly not onely in this your towne (although very populous) but in many others likewise, there is not a Gentlewoman to be found, in whome (togither with true loue and Christian charitie) such great and good qualities as wee demaund are to be found. But herein you must doe, as if you were to choose an excellent painter that should paint the Hall and chambers of your house, to whome you shall shew the patterns of Albert Dure, Raphael Vrbin, Michel Angell, or Iules Romain (who in our time haue beene and alwayes shall be esteemed most excellent painters) not looking that hee should doe the like, but that seeing such notable patternes, shee
[Page]should striue to follow them: which done, you shall perceiue how he will be able to accomplish the worke hee taketh in hand. It seemeth vnto mee that I haue required great matters to bee in her that should bring vp your daughter: for if she be full of grauity, wisdome, and well manered, she hath in her all that which maketh a pefect and vertuous Gentlewoman with vs to deserue great praise and commendation. Neuerthelesse, to the end, that as beholding an excellent and singular patron, by the lineaments and proportions you may in a manner knowe it, estraunging my selfe from common precepts, and with more waight considering the thing, I will describe her vnto you by more certaine and particular qualities, not as others most commonly are, but bending my selfe to shewe you what they ought to be.
[Page]SHee shall then bee so singular wise, that she (a thing which in long time can hardly be perceiued by others) being taught by the gestures and countenance of the young Gentlewoman, may soone know and perceiue, what is to be hoped and feared in her, and in the beginning by briefe and expedient remedies preuenting that which is to bee feared, by care and good instructions, and as it were, cherishing that which is to be hoped in her, that it may soone proceed to ripenesse. Further, because there dependeth much more danger in that which wee doubt, than profit or vtilitie in that which is hoped and expected, shee shall before all things bee carefull to dissuade her from that which she feareth in her to be euil, which neuerthelesse wee hope to be very little, or not at all in our gentlewoman, therin imitating the expert husbandman, which
[Page]casteth not good seede into a fielde, which he knoweth to be fat and fertil, but doth first diligently purge & clense it of weeds, thornes, and other herbs wherewith it was ouergrowen: which done, yet must shee not leaue off feare and watchfulnes: but after shee hath dissuaded her as much as she may frō al that might impech & hinder her mind frō the augmentation of her vertue, & therin shall haue sowed the seeds therof: & seeing them spring vp, her second care shall be, that (as many times tender and young trees not beeing well and surely proped doe often fall to the ground, & so loosing their vigor, in the end die & wither away) vertue which for a time shal haue sprung & takē root in her, being tossed & tumbled by the impetuositie of affections, shall not be vnstable and weake for want of good foresight, and so decay. Which thing (seeing it can not happen but by space
[Page]of time) may easily be tried by such as doubt thereof, that not onely in our infancie (when men cast the seede of vertue into our mindes) but also in riper yeares when vertues increase and flourish in vs, wee haue need of him who by his wisdom and vertue, susteineth & gouerneth vs, vntill such time as that vertue hath taken deepe root in vs, to the end (as you see a strong and sturdie oke which is not able to be stirred nor shaken, not onely not to moue at the blustring blastes of the West and Northen windes) there bee no feare, that although neuer so manie winds of humane affections do blow vpon vs, yet the said vertue shall not at any time be driuen away. But because heretofore it hath been said, that this so wise and prudent matron ought to knowe, that which is to be feared and hoped in the yong gentlewomā, to the end she may attaine thereunto, she shal
[Page]vse wise and conuenient counsell, and to knowe whereunto shee is inclined, (as Vlysses to knowe Achilles from the daughters of Lycomedes, among diuers deuises he shewed him the armours and harnesse of knightes and valiant warriours, whereon casting his eyes, in the end hee discouered himselfe) shee shall neuer set any vicious thing before her eles, but much blame and detest them: and rather put her in remembrance of the contrarie vertues, garnished with so many good perswasions, that (although by secret instigation of nature shee bee somewhat prouoked to the contrarie vice) shee may neuerthelesse feele her heart inflamed with ardent desire to winne them, and thereto conforme her minde, although the contrarie vices still seeke to striue against them. Shee shall likewise shewe her, how
[Page]great an ornament and beautie Chastitie is in a Ladie or Gentlewoman of honour, and if it appeare that shee (as it is to bee expected in so woorthy a Gentlewoman) take pleasure to heare her, desiring not onely to resemble, but to be the like: then you haue sufficient warrantise, that her heart abhorreth the contrarie vice: and if she perceiue (which can hardly be suspected to bee in one of that spirit and age) by certaine signes, and other inclination in her mind, as so wise and prudent a woman may easily iudge, shee shall then leane towards the most assured stay, and (aduisedly taking occasion) shewe her what diuers Ladies of honor and reputation haue done touching that notable vertue: by which meanes they haue attained vnto great praise and immortall renowme. I will let passe to shewe you, what I
[Page]haue seene in the greatest number of fathers, who beeing more delicate and effeminate to satisfie their pleasures, than wise and diligent to procure the welfare of their children, as soone as their young daughters learned to reade and could discerne one word from another, they haue giuen them certaine amorous and impudent songs to learne by heart, by that meanes stirring their memories, most commonly apt with all liuely capacitie still to retaine that, which by such meanes hath been taught them: which as a plague I would haue shunned and detested by her, that is to learne and bring vp a young Gentlewoman (such as ours is) of good nature, and of whome there is great hope. The weake age of infancie, and the euill conuersation of diuers persons (sooner than a wise and prudent father would wish) doe administer copious
[Page]and abundant matter vnto vice, vnles it be so long time before preuented by vs. This wise matron shal rather read vnto her, or cause her to read diuers examples of vettuous gentlewomen & such as were of great renoume, which shee shall diligently collect and gather togither, as well out of the holy scriptures, as other histories, both of times past and present: wherin she will not onely take pleasure, but serue her for an aule to prick her forword to will and desire vertue, and to dispise & abhorre all vice and filthy abomination. By this meanes our courages become magnanimious and heroicall, and not onely wee that haue attained to ripe yeeres, but also yong and delicate gentlewomen: and they shall neuer read of such women of renowme, as Claudia, Portia, Lucretia, & Octauia, without being stirred vp with a noble desire to follow their steps, dispising and
[Page]wholly dispraising those that by the contrary means haue passed the course of this their mortal life. And it shal not only be forbidden our gentlewoman to read any thing that may induce her minde (very delicate of it selfe) to become more feeble and effeminate, but all such things as may by any meanes make her forget her reputation. Amōg the which (it is hardly to beleued) what mischiefe is bred by the familiaritie of those dames that vnder pretence of gentilitie, giuing of apparell, iewels, gold, and precious stones: or (which is much more dangerous) vnder shew of religion and honestie, vse most corrupt & most beastly enticings and allurements. Men are seene easily to worke mischief, when by the authority of great personages they are supported & vpholden: & as diseases are most contagious, when such as are infected haue most liuely and apparant
[Page]colour of health: vices hidden vnder titles of nobilitie and honour, and couered with false & dissembling shewes doe in that sort much more hurt, than when the wicked life and base condition of such men discouereth and maketh them known. I thinke it not needfull that this wise matron should bee admonished (which some haue done) that our gentlewomā should be wholly with drawen from the acquaintance and familiaritie of children, although they be of equal yeeres: for that at the same time, with their young yeers the seeds of luxuriousnes do issue, and often times, yea and sooner than wee would, increase their fruits. Which Ierome (a doctour and man of great authoritie) among other things, sheweth by example of a shamelesse and dishonest woman, that much vaunted and glorified in her selfe, that as long as shee can remember, shee had neuer
[Page]been destitute of the pleasure that is is found to bee in the coniunction of mariage. From this so great danger the Mistresse of our gentlewoman must alwaies be wary to keep her, and suffer her not in any wise, (as a brute and vncomely thing in her) that shee be acquainted (which of many is not much shunned) with maides, seruants, and other prating women, that most commonly haunt the houses of gentlewomen of accoūt, & many times are causes of great mischiefes: giuing her to vnderstand, that there is nothing more inconuenient for a yong gentlewomā wise & well manered, than to be seene & heard among the maids, staying by the fire to heare their tales & prating speeches, & to delite therein. This the wise matrō must not indure: & instead of such tales (which to passe the time maids & yong girles do much delight in at night when they sit by the fire) she
[Page]shall alwaies haue her in her company, and inforce her lelfe by all meanes to enrich and adorn her mind with good and honest thoughtes, togither with pleasant and wise conceits: which she may easily doe, vsing in her speech diuers prompt, ingenious, sweete, and prettie morals, which shee may conueniently intermixe: for that by conuenient instruction and wise sentences she shall stirre vp her heart to the desire of such praises, as she (growing enuious) shall perceiue to be attributed vnto those that haue liued well and vertuously. And I dislike not, (seeing that the continuall familiaritie of this matron that shall be her mistresse who by her great grauitie and honestie will sooner ingender in her an affection of reuerence than occasion of recreatiō, which is more conuenient in our gentlewoman than in any other time of her age) that among diuers others, she
[Page]choose a gentle and well mannered maide, that not onely by mildnesse, vnderstanding and spirit, may giue her occasion to followe vertue, but also be a comfort and recreation vnto her, in her most graue and seuere affections. Wee are oftentimes wearied and loath the things which of their nature are pleasant, and that as by their proper obiects delight the senses with a singular contentment, specially at those yeeres: which if shee bee, (as commonly shee seemeth) how much more ought shee than to feare, that shee will bee the like in such things, wherein finding much grauitie, there is little or no pleasure seene. But which is more, this wise matron shall be aduised, because that in children the force of vnderstanding can not be so liuely, being alwaies hindred by ouermuch grauitie, that she must in her ordinarie exercises mingle certaine pleasure
[Page]and recreation: and if to correct some small faults in the gentlewoman shee be forced to leaue her ordinarie course of speech (which neuerthelesse I wish should not be) let it rather bee done with mildnesse than by rigour. Wherein shee must doe like a wise and discrete Phisition, who being to cure such children of grieuous diseases, sheweth them most bitter Aloes, Reubarbe, or Agaricke, couered with sugar or hony, to the end that beeing inticed by that composed sweetnesse, they should swallow down such bitter medicines, as may cause them both to recouer their healths and liues, and heale them of their sicknes.
THis matron also in like manner shall alwaies shewe her a pleasant & merrie countenance, full of amiable and delightfull gestures, and (if she do euill) shee shall teach her in such sort, that without vsing too much bitternes
[Page]shee may neuerthelesse perceiue she is reproued therein, alwaies vsing graue speeches and a moderate countenance till she hath done reproouing: which notwithstanding must not be often nor with many wordes: to the ende that the thing which we desire, should serue as a remedie and cause of her amendment, beeing common and accustomed, should not bee neglected and nought esteemed: and when shee perceiueth the yong gentlewoman (as beeing stricken with feare) to be grieued and shew a fearefull countenance, then presently vnbending her browes and giuing a comfortable looke, by good admonitions and wise instructions, altogither estranged from seuere and bitter reprehensions, shee shall mollifie and appease her minde, driuing out the feare which before shee had conceiued: aboue all things holding her hands frō beating or striking
[Page]her, as a beastly and inconueniēt kind of correction, to a franke and honest mind. For we mean not that our yong gentlewoman shall do her dutie without feare, (which thing, if at that age it be not worthy blame, she is not greatly to be commended) but also seeing she is capable (which is hardly to bee expected in one that is confirmed and grounded in vertue) we mean as much as possible may be, that she shal not do any thing vnto her selfe seeme-worthy of praise, in hope of commendation. Wee esteeme so much of her worthinesse, that wee hope (that beholding the excellencie of vertue, wherein only she knoweth all her good and felicitie to consist) she wil become amorous thereof, and onely desire it without hope of further commoditte. I know some that are of opinion, that yong gentlewomen should be taught learnings
[Page]and sciences, which for my part I thinke not conuenient. Which to prooue they induce the eminent euils that depend on humane life, the inclination and readinesse vnto vice, which naturally is in vs euen from the beginning, and when as yet wee are in our cradles: the examples of euil and wicked persons, the life and corrupt manners of those that accompany vs, and a multitude of pleasures, delights, recreations, and pastimes: the deceits and willines of our cōmon enemy, frō the which they say they perceue not how the wise & prudēt minds of men may defend thēselues, (I speak not of tēder & delicat yong gēntilwomē) without the protectiō of good learning & doctrin. In which cōplaints, if by one only means I should answere thē, that the euil vse of learning hath cōmonly been more cause of hurt and discommodity to humane life, then the meanes
[Page]of vtilitie and profit: some men peraduenture would suspect that I seek, do it in dispraise of learning, which in no sort is my intent, I could produce an infinitie of examples, wherby I might easily prooue it, I could name Rome the imperial seat of the world, & victorious ouer al strange nations, and shew that for the space of 600 years & more, it was without the exercise of learning, & kept from it, by the publick ordināce of Philosophers, as an obstacle against honest and vertuous life. And to the contrary, when yee studie of Philosophie and eloquence flourished most in the Cittizens thereof, it lost her libertie, and in the end fell into seruitude, and obedience of one man. And the cittie of Athens, that among all others is reputed onely to haue attained to the glorye and renowme of learning, and taught wisedome vnto the world, as then had beene
[Page]subiected, when the Vniuersitie (frequented by noble and notable Philosophers) was in greatest commendation: and in the same Citty the vse of eloquence hath beene forbidden, as a plague and ruine of a Commonwealth, and a contamminater both of lawes and iustice. I could shew you of Sparte, which for long time whollie dispised learning, studie and science, as a thing more conuenient for idle, effeminat, and delicat, then for strong and warlike men: with immortal glorie they were Princes of Grecia, and because I vndertake to teach and bring vp a Christian yong Gentlewoman, refusing all other examples, I will set downe the authoritie of Iesus Christ, the most infallible truth, who not only doth not commend, but wholy dispise the wisdome of the world, as an enemy to an honest and religious life. But
[Page]yet my proposition at this present is not, nor neuer was to impute such mischiefes as proceed from the malice of man and their corrupt natures, to the sacred studie of learning: wherein I would not haue spent so many yeeres, with most assured hope therin to continue all my life, if I had beene of that opinion: yet I meane sufficiently to prooue, that in a young gentlewoman of good birth, wee must not expect it, the dangers which therein are feared being much heauier, thā the good that thereby is hoped may be profitable, if shee be brought vp in learning. They will that the learning propounded vnto her should be full of chastity and puritie, whereunto neuerthelesse she can not attaine, but by conuenient meanes: and hauing gotten it, no man can let her, but she will read Christian Poets, Prudence, Prospere, Iuuence,
[Page]Paulin, Nazianzene, and others: as also bookes of loue composed by Ouid, Catulle, Properce, Tibull, and Virgil, of Eneas and Dido: & among the Grecian Poets, the foolish loue of the gods themselues: and in Homer their adulteries and fornications. Likewise (seeing wee are so ambitious, to cause our daughters to dispute in Philosophers schooles) she will be no lesse able when it pleaseth her as well to defend the opinions of Epicure as those of Zeno and Chrysippus: and because it is their desire that she should learne the Philosophie and wisdome of Plato. I will not altogither denie that a strange gentlewoman, vnknowen to me (yet you must not vnderstand that I would permit the same vnto my daughter) may reade in Platos discourses, the impudent actions, loues, and daliances of Alcibiades. They appoint
[Page]her a master that is lerned, graue, diligent, and of honest behauiour, let it be so, yet may he corrupt nature, and shew himselfe a man, (as the wise man well and learnedly declareth) and the prouocations of lust, which are alwais prompt and ready, by acquaintance and familiaritie with that sexe, and at such age, may bee sufficient matter to giue him occasion to attempt such things. The deserts of Egypt and Thebaide were full of holy fathers, who seeking to chastise their flesh by strict penance and vnsupportable fastings, it may be they ouercame it, yet could they neuer wholly vanquish the violence of lust and sinfull affections. And Saint Hierome hidden among wilde beastes in holes and caues, euery day striking his breast in prayer: notwithstanding, hee said that sometimes hee thought himselfe to bee among the
[Page]beautifull gentlewomen of Rome. For an example among a few notable and renowmed women in learning, they induce Cornelia mother to Graches a Citizen of Rome, who as she taught her children to be no lesse seditious & violent than learned and eloquent, so shee instructed her daughter (as some graue and learned Authors suspect) to kill her husband, in whome consisted the magnificence and maiestie of the Empire. To the gentlewomen of Lelius there is no greater commendation giuen, then that of speaking the Latine tongue with a sweet and pleasant stile, which I denye not is permitted to a gentlewoman of noble house, who neuerthelesse without instruction of diuers masters, beeing brought vp in a good and honourable house, will but perfitly speake her own natural speech. So Portia wife to Brutus, is not so
[Page]much commended (as these men suppose) because she learned of her father the doctrine and decrees of Stoicke Philosophers (which none of the ancient Authors affirme) as for preseruing her faith vndefiled vnto her husband, with patience and magnanimitie of hart, worthy of Cato her father. Mantinea, Assiothea, Lasthemia, (I leaue out Leontium that maintained lust against Theophrastes) who changing her feminine habites, entred in mens apparell into Platos schoole: & among the amorous & effeminate yong men, openly disputed of the motions, principles, and causes of loue. Dama that taught the world the doctrine of Pythagoras her father: and Aspasia, Diotima, & Thargelia, that beautified the studies of Philosophie, haue not more deserued the praise of excellent & learned matrons, then an opinion of light & vnciuill women: & I thinke there is
[Page]
[...]ot any man of good iudgement, that
[...]ad not rather haue his daughter vn
[...]earned and shamefast, than suspected of her honestie and excellent in the
[...]tudie of philosophie, and of great renowme among the lerned. As for Co
[...]inna, in times past famous among the auncients, and often times pronoun
[...]ed a victor against Pindarus, prince of the Lirique Poets: God knoweth if the iudgement were truer than that of Phryna, who with a perpetuall spot to so graue and holy a Senate, was by the Areopagites declared innocent: and that it may be said of the same Erinna, that her verses were iudged and esteemed worthy cōparison with those of Homer: of whome (although there haue been some) a wise father will neuer take example, nor assure himselfe, that young gentlewomen by nature weake and feeble, will shew thēselues audacious in publicke Theaters & cō mon
[Page]
[...]
[Page]spectacles, to dispute for the glorie and preheminence of learning: but to the end it shall not be thought that I want examples to the contrary, seing I must rather striue against authoritie than reason, that such as are so opinious defenders of learning (where it needeth not) may see, that for one example which they could alledge, it is easie for me to oppose many in defense of the trueth, which they cease not to oppugne. All histories as well ancient as moderne, are full of the valiant actions of rare & excellent ladies, who as well by notable exāples of chastity, as by noblenes & magnanimitie of courage, haue deserued praise: which hath bin seen not only in diuers ladies and maids of Sparta, as in many gentlewomen of Rome, that haue been famous and renowmed in the world, without studie or learning. I could induce the Persians, the French, Thioises, Melies,
[Page]Phociennes, Chies, Argiues, and infinite others: whose names in times past haue been celebrated, and as yet are famous: and ioying vertues with their glories, haue ministred more matter for wise mē to write vpon, than euer Erinna, Sappho, or Corinna did, writing of many famous men. Seeing it is more honor and praise to accomplish great enterprises, than well and wisely to describe them. I am not therfore of opiniō, in any sort whatsoeuer, that a young gentlewoman should be instructed in learning & humane Arts, in whome we account honestie & true vertue to bee more comely and a better ornament, than the report and light renowme of great science and knowledge by her attained vnto. For that seeing in the studie of learning there are two principall points: the one recreation: the other profite:
[Page]that cānot be hoped for in a woman, who as by nature shee is giuen vs for a companion in our labors, so she ought to be actiue and attentiue to gouerne our houses, nor this manner of studie which procureth delight may not bee granted vnto her, without great daunger to offend the beautie and glory of her minde. Seeing then that the gouernment of estates and commonwealthes is not committed vnto women, and that it becommeth not them like Draco, Licurgus, Solon, and Numa Pompilius, to prescribe lawes, whereby men must gouerne themselues: they must liue well and moderately, and not like professours of sciences and faculties, in schooles to teach the wisdome of lawes and of Philosophie. And seeing that in the studies which procure recreatiō, there is no lesse danger that they will sooner learne to be subtil & impudent louers,
[Page]than learnedly to write verses, poetrie, ballads and songs. Let them likewise bee restrained to the care and gouernment of their houses, that hauing a desire to follow those, who truly renowmed for vertue, made small account of such as with great preiudice of their honesties, would be esteemed in the world to be Diotimes, Aspasies, Sappho and Corinnes. Let the small profit got by learning, be compared with the great hurt that may happen vnto them, and they shall be shewed (if neuertheles they remaine opinious therin) how much more conuenient the needle, the wheele, the distaffe, and the spindle, with the name and reputation of graue and honest matrons is for them, then the book and pen with an vncertaine report: if in them there be more learning than honestie & vertue. There is no man that doubteth but that such a woman will be soone
[Page]perfect & accomplet (which will hardly be beleeued, seeing they are for the most part married in their yong yeers, and put to the gouernment and care of their houses) who of her selfe & by the rule of diuers wise womē and of long experienee, hath learned the meanes well and wisely to gouerne her house: for I will by no meanes grant, that surmounting in her selfe the estate & cō dition of an actiue dame, and (to name her strange) economique, should presume (mounting by the so difficult ladder of Philosophie) to attaine to the contemplation of things which may rather be expected and desired in men that are idle and long time exercised in learning: but seeing the hope of such things is gottē with so great danger, and that in all other faculties that may be attained by science or practise, (hauing choise) those are sooner taken which are formed by vse and experience,
[Page]than such as haue great experience and little practise: And will wee not in other sort commit the care of our selues to a matron that is prudent, prouident, and by long practise wise and expert, then as if we were to faile on the sea wee should deliuer our merchandises and goods to a wise and cunning Sayler; making small account of him, who onely by information of the Astrolabe and Sea-cardes, would promise vs (hauing neuer been out of his doores) a safe passage. It should seeme sufficient vnto vs, that our gentlewoman being become wise by the aduise and instructions of her matron, should one day when occasion serueth, shewe her selfe to be sufficiently taught well and wisely to gouerne her house: yet I will not that shee should bee debarred from the commodity
[Page]of reading and vnderstanding, because it is not onely commodious to a wise and vertuous woman, but a rich and precious ornament. Shee may read diuers Treatises written by learned men, for our profit and instruction; so shee be not suffered (as I said before) to peruse amorous and impudent verses, or fables and newes: as the tales of Bocace and others: which if they be read and obserued by vs, it is rather for the pleasantnesse of the stile, with the great varietie and harmonie of wordes magnificall, braue and singular that are therein, than for the matter. Shee may read (seeing at this present they are translated) besides the bookes of holy Scriptures, (which sufficiently set downe that which belongeth to the ornament of the minde) the workes of Plutarch
[Page]written touching womē of renowme, who in times past liued in the world: and that which many long time after, and Boccace himselfe haue written, with other Authours that liued in our time: and shall read if it may be done) in faire pictures and painted tables, which with great efficacie mooue the mindes of children that are tender and delicate. By this reading she shall find not onely wordes, which not being garnished with examples, profite much to that age, but also the notable actions and glorious enterprises of famous & renowmed women, wherewith shee may increase the notable vertues by nature liberally bestowed vpon her, with all good grace and ornament: and to speake more aptly of nobilitie and magnanimitie worthie such a ladie and matron: She shall read of and admire the women of the Troianes,
[Page]Sabines, Phociennes, Argiues, and the virgines of Rome. And shall learne a singular example of pietie towardes her countrie, by Megistone, Aretaphile, Policrite, and of those godly women Iudith and Hester, and of loue towardes their husbands, by Lucretia and Portia, and the Barbarian Camma, that at one instant became a glorious reuenge both of her honestie and the iniurie of her slaine husband. And to conclude (that I may make an end of rehearsing strangers) she shall find examples of all vertues, religion, holines, & loyaltie, in so many sacred virgins whose names are renoumed amōg vs, as in Cecile, Agathe, Theodore, Barbara, & infinite others, who both by shedding of their blood & loosing of their liues, induring most incredible and accustomed torments, haue giuen vnto the world most certaine testimonies of their faithes, and
[Page]made our religiō as at this day we find it. Among the which (as time serueth) some pleasant matters may be mixed, wherin neuertheles there must be care had to recreate her mind and mooue her to delight, without occasion offered to stirre vp in her such thoughtes, which in any sort may be hurtfull vnto the beautie of her mind. I meane not because it is needlesse herein, to speake what belongeth vnto religion, as beeing assured that by so honest and vertuous a man, order shall be taken for her instruction therein. Least all that which I haue said might in your iudgement seeme to proceed as much from want of vnderstanding, as superfluous. Which notwithstāding I will tell you, that to whomsoeuer you commit this charge, let him be aduised to frame the gentlewomans mind to true religion & pietie, aboue all things shunning superstition as a most pernicious plague.
[Page]I am of opinion, that at this present it is not necessarie, that entring into the depth thereof, I should discourse how farre the one differeth from the other. For that religion is a vertue which consisteth onely in a meane, & as vpon the one side it hath impietie, as one of her extremities; so on the other it hath superstition, which oftē times is no lesse pernicious than impiety. This shal not onely be made knowne to the learned man that is to instruct her in points of religion and diuine seruice, but also to the wise matron, who among other affaires is to haue the gouernment of her: and she shall striue by all meanes she may, to make her humble and of a gentle and tractable spirit: for that humilitie is not only a Christian & ciuill vertue, but the foundation and pillar of all Christian and ciuill vertues: and because it ingendreth in vs the knowing of our selues, as much as her weake
[Page]mind may comprehend, she shall shew her of the wisdō of God, of his goodnes, and his power, (which shee ought to learne to be most great, not only by so admirable a meanes to haue created the world, filling and garnishing the same with so many varieties of things, but by preseruing it in one estate, by his diuine and eternall prouidence) & that not only all whatsoeuer may be in a young gentlewoman, but also that which is in great Kings and Emperors, and all whatsoeuer hath been knowen by those men who in times past came out of Licea, Portica, and the Vniuersities with report and fame of wisdom & learning, is nothing in comparison to that which God knoweth and can doe, esteeming all our knowledge and what other thing soeuer we can do, in respect of his wisdome and power, to bee wholly vaine and vnprofitable. Which to effect, she shal set before her
[Page]all whatsoeuer shee hath gotten from wise and conscionable men, or by diligent and curious obseruation, teaching her, that our Lord came not to be serued but to serue, & that he said vnto his Apostles that stroue for the highest place, That he which exalteth himselfe shall be brought low, & he that humbleth himselfe shall be exalted: meaning thereby, that those onely should bee exalted that knewe themselues: which diuine vertue hath not onely been commendable among vs Christians, but in Socrates it was also accounted a signe of singular wisdome, iudging (and by good reason) that man to be very wise, which acknowledged himselfe to know nothing. She may easily attaine vnto that vertue, if shee be taught to bee carefull to follow the steppes not onely of her betters, but also (which is of much more
[Page]importance) of the wise and vertuous, and not of her inferiours, like fooles and those that haue no vnderstanding. Wherin she shall reape a double commodity, for knowing that in the world there are Ladies of great Realmes and Signeories, who in nobilitie, riches, and power, are her superiours, shee will in her selfe lessen all pride and arrogancie before conceiued (a vice most vgly) and beholding the most vertuous, vntill she knoweth she hath the meanes, shee will seeke to attaine vnto those vertues which shee wanteth. Withall, she must shew her how brutish and vncomely a thing it is, that women, following the example of such as daily are seen in the Church richly adorned, and better and brauelier apparelled than others, learne to deuise newe sutes of apparell, that they may bee knowne among the rest
[Page]of the faire dames, sooner than to beautifie and set themselues out with vertues and godly ornaments, for the which they see so many wise & vertuous ladies praised and commended: neuerthelesse not being so foolish, but that they well perceiue how much reputation and honor they may attaine therby. Most men are of opinion, that to a gentlewoman of honor and reputation, it is a great grace and ornament if she (among other things) becōmeth expert to sing and play vpon diuers instruments, and to shew her selfe excellent and famous therein, which (although it be confirmed by strong and good reasons) I can not altogither praise, but I esteeme that as things of no great moment, she may well learne them. For as musicke, if it be vsed to good and honest intent, is not vicious of it selfe, but deserueth place among the rest of the Artes, which belonging
[Page]properly to men that are ciuill and of good birth, are calked Liberall: neuertheles, vnder a colour of vertue (as all other Arts and faculties of the greater part are esteemed vertues) it hath in it a secret baire that leadeth to grieuous mischiefes, and those of great consequence. Although it is not likewise to be said, that the musicke which for the pleasantnes thereof, may be accompanied with the others called Liberal sciences, cōsisteth more in knowledge of proportions, pauses, & other accords & notes of voices, which is more practised by common and vnlearned persons, than (as we see that Plato did to Timea touching the fabrication of the world) in the knowledge of harmonies and proportions of things which appertaine to the other faculties and sciences. Which if it were so, it could not be iudged who is better musitian Adrian Willart or Cyprian Iaquet,
[Page]or Iosquin that liued not long since, or Gombert than Genua, Magius, Perettus, Espagnol or Zimara, whereof the first are yet liuing, and in our fathers time the others were renowmed and famous Philosophers. And as neuertheles the first are and haue ben excellent masters in musicke, so it may bee the second haue not learned so much of those common masters that they could discerne the differēces between the one note and the other. Our gentlewoman then shall abstaine wholly from vsing musicke: and seing that vnder the honest couerture of vertue it openeth the gate to many vices, by vs it ought to bee the more auoided, because the danger is great and lesse apparant. Let vs graunt the vse of singing, and of this curious harmonie, to such as being wearied with great and important affaires, haue need of recreation:
[Page]which wee read in Homer was done to Agamemnon: and in the scriptures to king Saul, who by the harpe and songs of Dauid was mooued out of a fierce and cruell passion, to peace and quietnes of mind: but in stead of vsing it to so honest and good intents, it is vsed in pastimes, in bankets, and solemne feasts, wherein (as if sumptuousnes and sweetnesse of meates did not sufficiently mooue our spirits to become dissolute and wanton) it is more a custome to haue excellent musitians, who by their cunning and experience play vpon gitternes, violes, and other instruments, with sweete and pleasant voices, singing artificiall and impudent songs (euen as drie wood lying neere vnto the fire, with a small winde is soone kindled and burneth) with a new and fresh charge
[Page]burne the hearts of such as by vertue and good gouernment, are not well staid and affected. By the false harmonie of the Sirens, Vlysses (so much renowmed both by Greeke and Latine Authors, and nourished with celestiall meat in the bosome of Sapience, Iupiters daughter) could hardly assure himselfe: and should wee then be so well persuaded of a weake and delicate young gentlewoman, tenderly bred vp, that as not to feare, that shee not only hearing but learning so pleasant an Art, should not in time become licencious, delicate, and effeminate? Plato wisely esteemed it to be a thing of consequence in cities, to know what manner of musicke men should vse. Whereof the Lacedemonians haue well shewed, for (despising all musick, as enfeebling and making the spirits of men to become languishing, louing
[Page]that which yeelded a strong and magnificall sound, procuring men to bee couragious, fierce, and desirous of glory and immortalitie) they forbad it for along time without any exception. Licurgus also a man of great wisdome, could not indure it that in the field (which hath continued vntill this time) there should be any instruments sounded that might procure a meekenes in mans heart, but such as should incite them vnto courage and animositie for the maintenāce of their libertie and common wealth, & thereby moderate the disordinate motions of the body, to the end that by a mean and certaine ordinance they might march against their enemies: for that the sweet and delicat maner of musick, which at this day we vse for our delite, would haue ingendred the contrarie effect within their hearts: although
[Page]otherwise of themselues they would they were of great courage and animositie. And not onely in this citie (wherein of long time such delightes haue had no place, by the which many others, and that namely which hath had the Empire of the worlde, haue ben clean ouerthrowen) but also in Athens, where with so great curiositie all sorts of pleasures and delights, as also sciences and commendable Artes haue ben inuented. Alcibiades perceiuing a sweet and maruelous accord, & as it were a diuine harmony of sacred studies of Philosophie, with most noble courage dispised this Art so delicat and wanton, which to our great hurt, insomuch as it is lesse knowne vnto vs, pleaseth vs the more. But to the end it shall not seeme that we (as of set purpose) haue enterprised to striue against musick, let vs grant that it may be vsed by them, that in truth either can not or
[Page]know not better how to imploy their time: and let vs thinke that Philip did wisely reprooue his sonne Alexander, saying that he had profited too much in musicke, and therein was become too singular: and it ought to suffice others, if not onely great princes but ciuill men and ladies well instructed, vouchsafe their eares to musitians and singers, esteeming that the hearing is more conuenient for them, than to be heard sing. Which a great and cunning musitian of our time most wisely reprooued in the same Philip, by saying vnto him when as sounding an instrument hee was by the king reprooued (as from an instrument not being wel tuned there is heard but harsh and vnpleasant musicke:) God forbid, O King, that thou shouldest neuer giue better iudgement. But leauing musicke to people that are riotous & idle, our gentlewoman shall learne not only
[Page]all manner of fine needle-worke, (which are things conuenient & well beseeming an honourable gentlewoman) but whatsoeuer belongeth to the distaffe, spindle, & weauing: which must not be thought vnfit for the honour and estate wherin she was borne, seing Augustus Caesar, prince and monarch of the worlde, would that his daughter and his cousin should learne it. And which is more, to the end that being become a mistres, she shal looke into the duties and offices of domesticall seruants, and see how they sweepe and make cleane the chambers, hall, and other places: make ready dinner, dressing vp the cellar and buttery: and that she be not so proud that she shold disdaine to be present when they lay their bucks, & when they bake, but to be present at all houshold workes. For then it may be hoped she (being a mistresse) will be such as shee is expected
[Page]to be, seeing that in her youth she seeketh to know that which appertaineth to a gentlewoman well mannered and instructed. But because certaine vertues which beeing in a gentlewoman of noble and great estate, seeme to be of little value and commendation, and also being in her is a great disgrace vnto her, that she hauing sufficient for the maintenance & entertainment of her life, should busie her selfe about her house: and that being vsed thereunto, she should not only not desire but despise any thing whatsoeuer may stirre and prouoke her to gluttonie. And it disliketh me not touching this vice (as all others, specially that which is contrary vnto chastity ought not to be obserued) that touching the first point therof, she learneth to hate & dispise it: and there is no doubt that shee (like Pallas who looking in a glasse and beholding
[Page]her cheekes to bee swollen when shee plaied vpon a flute, beeing grieued thereat hauing throwne the flute vpon the ground, brake it in pieces) seeing how vnseemely it is, & how much deformitie so foule a vice bringeth to wise & wel instructed matrons, she will call it to mind & wholly detest & abhor it. She shall be no lyar, & shall rather (if it so fal out) confesse the truth of her fault, than being in fault to feine and denie it, for that confession of a fault is an occasion of repentance, and the dissimulatiō of vertue the alteratiō of the heart & an entrance into pride: and (which is more dangerous) as a disease when it is known may easily be cured, but health being dissembled is a means not to help it being kept secret; so vice discouered beeing healed by conuenient remedies, giueth place to health: & vertue dissembled, without application of remedy, nourisheth the
[Page]contrary vice. She shall be kept from familiarity and acquaintance of diuers companions, for there is alwaies more to bee feared in a great assemblie than in a small company: and if it be infected with any present euill, it is so much the more dangerous and contagious: & if also in the multitude there are vices to be auoided, they are much more vneasie to bee escaped than in a small companie, for that vice increaseth and augmenteth by the frequentation of many: and we will that our gentlewoman shall liue in company of one companion onely, and in such manner auoid multitudes, that neuerthelesse she may not detest them, but rather be instructed alwaies to shewe her selfe courteous and affable in all companies, and to honour them, vsing liberalitie and curtesie towards them, and giue them place, and that not
[Page]only to her equals (but to the end they make knowne her curtesie to be great) her inferiours, hating pride aboue all vices, in such manner as not esteeming of her selfe. Shee shall bee no prater, nor riotous, and shall knowe that often times prating and many wordes is cause of great faultes, not only in that age, wherein more than in any other it is conuenient to learne, but also (oftener than is necessarie in some) in a riper and grauer age, whereof she must be expressely admonished and forewarned. She shall then respect all companies, but when she is in companie of wise, graue, and expert gentlewomen, shee shall bee attentiue to heare what they say, and speake little: for as hee that speaketh is in danger to erre, so to him that keepeth silence, it is accounted a kinde of hope to become wise. Which that it may happen vnto
[Page]our gentlewoman, she shall marke and note what is spoken to the praise or dispraise of any, which shee shall easily learne to know by the countenance, signes, and behauiors of the assistants: who as with a ioyfull countenance doe vse to commend and applaud that which is wisely spoken in an assembly: and to the contrary with a sadde and melancholly cheere, & as it were in great anguish, seeme not to agree to that which is improperly spoken, and that with little respect either of the place, time, persons, or of the things whereof they discourse, neither yet themselues. In this manner shee shall make choise what she were best to say, and what will be necessarie to refraine, ordaining a lawe vnto her selfe to doe the one and to eschew the other. Shee must know that she is to vse her tōgue and speake with all sobrietie, which Nature (a wise workewoman & a most
[Page]diuine mistresse) would should be inclosed (as with a hedge) betwene two rankes of teeth, wheras she hath made the eares open and alwaies ready to heare and hearken what is spoken. Shee shall finde many singular examples and worthy by her to be holden in memory, and also many bookes of ancient Authours, and especially in Erasmus in his golden booke by him written concerning the vices and vertues of the tongue, which not long since translated in our vulgar tongue, is by them (as I suppose) red with great commoditie and profit: and therfore I will speake no more thereof. As touching her apparell, seeing it is a thing tearmed indifferent, (for that custome maketh them seeme diuersly good or euill) she shal not enuie her equals, neither yet surpassing them in costly apparell shall not giue them occasion to enuie nor accuse her of pride and ambition:
[Page]for that is a thing no lesse dangerous to bee enuied, than to enuie. And because it hath been said before, that shee ought not only to auoid and shunne too much familiaritie of her equals, but much more of her seruants and maides, and such light women: herein she shal behaue her selfe in such manner, that neither in countenance nor behauiour, the seruant maide, or washer, may perceiue that it proceedeth of a proud and stately mind, looking into their workes with womanlike grauitie, adorned with pleasant and comely gesture: and shall know how women ought to feare the conuersation of such women, who for the most part are wicked, and many of them readier to speake that which becommeth them not, than to heare that they ought to heare; and vse more to reprooue the vices of others, than to looke into their owne faults. As much
[Page]as she may she shal be amiable vnto all, desiring to honour and reuerence such as are good, to winne their loue, and not despising the euill least she should incurre their hatred (a vice aboue all things to be shunned) beeing dangerous and vnseemly, and more peculiar in that age than in any other: which because it is hidden as it were vnder the couerture of a good and commendable vertue, for the most part is hardly discerned, and so can not easily be auoided, and yet consisteth wholly in a grosse and vnseemely shamelesnesse: which beeing once crept into the customes and manners of the mind, will still appeare in riper yeers, not without cause of great shame & reproch. And in truth, as ouer much boldnes (which is fitter for such as shew thēselues vpon opē stages & in publike spectacles, than for gentlewomen of good countenāce and well instructed) ought to be well
[Page]rooted and auoided, so to the contrary, superfluous feare and shame where there is no cause of reason, is proper to children and ignorant persons, and not to a wise Lady, and one of that valour which sheweth to be in our gentlewoman. And therefore these two extremities being auoided, if she shall haue committed any fault proper to that age: she shal likewise be shamefast but in the only acknowledging of her fault, and not in any other thing, & not being obstinate in denying it, she shall giue cause of hope of amendment: & there can be no greater punishmēt administred vnto her, than the shame which as then she findeth in her selfe: & to the contrary where occasion shall be offered to make her vertue known, she must there be prompt & ready and not bold, but with a litle blushing (that presently by vertuous confidence will enter into her face) she shall shew that
[Page]in her there is a reuerēt heart, estrāged from infamy, shame, and reproch. And in that sort with a chereful countenāce tēpered with seemely grauitie, her eies looking downe, she shal say that of her selfe, which notwithstāding (although she know it wil be attributed as a commendatiō vnto her) she shall dissemble and faine as though she passed not for it: shewing neuertheles that she rather desireth to be, than shew to be good. She shall for her recreation vse to passe her time in her gardens & cuntry houses, which in this cuntry are so delightfull & pleasant, recreatiue & beautifull, that neither in Italie nor in any other part of Europe, ther are any to be foūd that may surpasse thē: yet she shall not stay there so long, that therby she shold forget the customes and maners of the cities, although our villages are so full of houses and pleasant buildings, that nothing is wanting wherby they may
[Page]not seeme to deserue the names of populous towns. I feele my selfe so much trāsported with the ardēt desire I haue to adorn & beautifie our gentlewomā, or to say the truth, to discouer & ripen the notable perfections by her conceiued from your noble familie, that as many which walk abroad being transported by profound conceits, do oftē passe the place, whither they meant to go: so I perceiue my selfe to be past, or to say truth, strayed beyond the limits that herein I ment to obserue. Wherefore ending herewith, I beseech God, who only can do more than all counsels and industries of man, that without our instructions our gentlewoman may of her selfe become such as
[...]ou desire: and we (esteeming of your sufficiencie, being her father) hope & are assured, that in time it will be so.
FINIS.